Nel suo bel libro "Varcare le frontiere Una autobiografia intellettuale", edito da Mondadori, Sabino Cassese si racconta e racconta...
Giudice della Corte Costituzionale, "Giurista involontario", come si definisce : " Nulla poteva spingere un giovane diciassettenne, nato in Irpinia....a scegliere nel 1952 la facoltà giuridica...."
A soli 24 anni Direttore dell'Ufficio Studi legislativi dell'Eni di Enrico Mattei, l'artefice e inventore di una nuova politica industriale, Ministro per la Funzione Pubblica, sotto il Governo Ciampi, ma soprattutto Studioso, Professore, Scrittore e autore di innumerevoli articoli su riviste e giornali italiani e stranieri, uomo "carico" di cultura che continua a mettere a disposizione di chi lo legge.
Sabino Cassese racconta....
Ed il lettore si trova davanti a personaggi che hanno accompagnato la sua vita e che assumono uno spessore umano, oltre che intellettuale, a volte non conosciuto : il linguista Tullio De Mauro, l'economista Luigi Spaventa, Stefano Rodotà, studioso di diritto civile, ma moltissimi altri, come Renzo De Felice, al quale fu legato dagli interessi sulla storia del fascismo.
Oltre ai suoi Maestri : Massimo Severo Giannini, giurista e Giorgio Fuà, economista, che hanno "indirizzato" la costruzione del suo pensiero.
Ma Sabino Cassese ha sempre intrecciato il Giurista con il suo amore per l'arte, la musica: " Esistono sia per la musica che per il diritto tante possibilità di interpretazione, benchè le note non cambino e le leggi neppure..."... Ed ecco che il diritto, questa materia complicata e difficile, assume, con le parole dell'Autore, contorni umani, comprensibili.
Soprattutto Cassese è uno studioso. E questa passione è viva in lui sempre e cita Henry Ford : " Chi smette di studiare è vecchio, sia che abbia venti o ottanta anni. Chi continua ad apprendere resta giovane...."
Cassese è stato un insegnante: Preside della Facoltà di Economia ad Ancona, direttore dll'Istituto di diritto pubblico all'Università di Napoli, direttore della Facoltà di Giurisprudenza all'Università di Roma, mette in risalto nel libro la difficoltà dell'insegnamento perchè il professore deve essere capace di "tracciare un percorso", ma anche di continuare ad imparare....
Sabino Cassese racconta....
Ed allora non ci troviamo solo davanti al Giurista di fama mondiale, ma all'appassionato di libri che insegna ai suoi studenti l'importanza del leggere:
" I libri sono come le persone: i famigliari con cui viviamo tutti i giorni, i colleghi con cui trascorriamo qualche ora di lavoro, i conoscenti, gli amici..."
Si mescolano in "Varcare le frontiere" interessanti argomentazioni giuridiche a importanti principi che sono stati i " cavalli di battaglia" del grande Giurista, come la meritocrazia, che Cassese riconosce di difficile attuazione, la dignità, alla base di ciascun diritto: " la madre di tutti i diritti" sottolinea l'Autore.
Cita, fra altri personaggi della cultura e della politica, Tocqueville e Borges rendendo, ancora di più, il libro un patrimonio prezioso, un viaggio nella Storia italiana con uno sguardo al passato per guardare, altrettanto lucidamente, al futuro.
Sabino Cassese racconta...
Continua a presentarci personaggi della vita pubblica italiana come Carlo Azeglio Ciampi, Antonio Maccanico , Giorgio Napolitano, Piersanti Mattarella.... Senza enfatizzare, con una scrittura asciutta e nello stesso appassionante mette in rilievo l' importanza che hanno avuto nella storia d'Italia e, nello stesso tempo, lo spessore culturale e umano.
Con una lucidità e acutezza straordinaria Sabino Cassese spiega come adesso i partiti " non siano più collegati alla Società...." Il triangolo "Partito - Società - Stato" si rompe rimane Partito - Stato.
La vitalità culturale, umana, lo spessore ineguagliabile di Sabino Cassese, accompagnano il lettore rendendo " Varcare le frontiere" un libro appassionante ed affascinante.
Chi soffre di "alogotransifobia" la paura degli amanti dei libri, quella di trovarsi senza nulla da leggere, raccontata da Sabino Cassese nel suo libro, se lo porti dietro, ovunque vada.
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