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La Crocifissione Bianca

 "Starei ore di fronte a questo quadro!" esclama una signora in ammirazione di fronte alla Crocifissione Bianca di Marc Chagall, voltandosi verso l'amica.
Ha ragione.
Il quadro, dipinto nel 1938 dal grande pittore ebreo bielorusso Marc Chagall, trasmette un forte senso di pace.
Esposto a Palazzo Cipolla, Museo del Corso- Polo Museale, a Via del Corso, a Roma,  fino al 27 gennaio 2025 sta già avendo un grande successo.
Il quadro stupisce perchè, nonostante la sofferenza del Cristo in croce e del popolo ebraico che fugge, la sinagoga in fiamme, la barca piena ( i migranti di oggi?) che a fatica, con un solo remo, cercano di raggiungere la salvezza, arriva, a chi lo guarda, una forte sensazione di pace e speranza.
I chiodi nelle mani e nei piedi del Cristo sono piccoli, mani e piedi non sanguinano, in testa non una corona di spine, ma una fascia, ai fianchi invece del perizoma, uno scialle, il tallit, tipico indumento ebraico.
La scaletta appoggiata alla croce indica non solo la necessità di scrivere sul capo del Cristo la scritta I.N.R.I, quella che Pilato volle far mettere sulla croce di Cristo, "Gesù Nazareno Re dei Giudei", ma la possibilità di scendere.....scendere dalla sofferenza?
La luce bianca che sprigiona il Crocifisso e il Cristo rende la visione del quadro un'esperienza particolare e straordinaria: pace nonostante le guerre, bene nonostante il male.
Le quattro figure sopra il Crocifisso sembrano voler chiudere gli occhi di fronte alla sofferenza del Cristo e del popolo che lo circonda, esprimono però un umano stupore, quasi a chiedersi: perchè?
La Crocifissione Bianca fu dipinta dopo la Notte dei Cristalli avvenuta tra il 9 e il 10 novembre 1938. Vetri delle case e negozi di proprietà ebraica, in Germania, Austria, Cecoslovacchia, furono devastati, sinagoghe bruciate, popolo in fuga solo perchè appartenente alla religione ebraica.
Il quadro racconta tutta questa sofferenza, ma spinge in avanti....da speranza.
E' incredibile come l'Arte possa essere un ponte di pace.
Marc Chagall nella Crocifissione Bianca, con una modernità incredibile, riesce a tenere viva l'attenzione verso qualcosa di mai superato del tutto, la persecuzione ebraica, ma tende la mano.... il bianco del quadro illumina: una straordinaria opera d'arte.
La pace nonostante le guerre, il bene nonostante il male è il messaggio che arriva a chi ammira la Crocifissione Bianca.
La Crocifissione Bianca è arrivata a Roma da Chicago nell'ambito degli eventi voluti per il Giubileo 2025.
 Le due amiche, stupite davanti al quadro, uscendo dicono l'una all'altra: "però, c'è il sole, non fa freddo....."




















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