Non sembra vero.
Eppure sono lì, in quel tratto di mare di Augusta che nasconde veleni e inquinamento.
Eleganti, con il lungo collo che si snoda in movimenti graziosi e imprevedibili.
Le lunghe gambe che danno a queste "meravigliose creature", come le definisce Don Palmiro Prisutto, Arciprete di Augusta, un passo di danza.
Pennellate rosa chiare e scure rendono queste creature perfettamente in tinta con il colore ingannevole del mare.
Sono i Fenicotteri Rosa.
Eppure ...
Il 13 novembre, come riferisce il quotidiano "La Sicilia", una puzza persistente e forte ha avvolto la provincia di Siracusa e l'Arpa ha rilevato che c'erano 40 microgrammi di benzene nell'aria per metro cubo, il limite massimo è 5 microgrammi per metro cubo.
Il benzene è una sostanza cancerogena.
Siamo alle solite.
Il Polo petrolchimico la fa da padrone nel quadrilatero Siracusa, Augusta, Priolo, Melilli.
La voce di Don Palmiro, che ha sempre denunciato i danni dell'inquinamento dovuto al Petrolchimico, causa di un numero infinito di morti per cancro nella zona del quadrilatero, non si spegne.
Ma i danni continuano.
La Società Goy Energy è indagata per una fuoriuscita di gas avvenuta il 26 agosto scorso che ha provocato una pioggia d'olio a Melilli. I cittadini si sono svegliati con le automobili ricoperte di goccioline di un non ben identificato materiale. E la pioggia d'olio ha sicuramente ricoperto campi e case e chissà, forse anche la falda acquifera.
Non è difficile creare degli impianti a norma, eppure non viene fatto.
Eppure....
Arrivano i Fenicotteri Rosa.
Quasi a raccontare un'altra realtà possibile. Quella del non inquinamento, quella della possibilità di una Natura da ammirare: " Da qualche anno " continua Don Palmiro " queste creature ci onorano con la loro presenza...."
La lotta fra male e bene continua imperterrita in questo nostro pianeta tartassato.
E chissà che le piume rosa dei Fenicotteri, questa silenziosa meraviglia della natura, accompagnate dalle coraggiose denunce di Don Palmiro che continuano dal suo "esilio" nel Santuario Adonai, non vincano questa battaglia.
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