"Parthenope" il film di Paolo Sorrentino stupisce per la Maestria della regia, spettacolare e raffinata e perchè il grande Sorrentino è profondamente un "intellettuale", nel senso più vero del termine, obbedisce al compito di stimolare, vedere prima degli altri, aprire strade.....
E questo fa Paolo Sorrentino nel descrivere la sua città, Napoli, e nel raccontare la vita della protagonista, Parthenope, nata nel 1950, fino al 2023.
Parthenope, la bellissima Celeste Dalla Porta, è una giovane donna che si affaccia alla vita: è libera, si muove nel mondo della giovinezza con flessuosa eleganza, leggera come i vestiti che indossa, non "si vergogna mai" ed ha "sempre la risposta pronta".
Affronta la vita che ancora non conosce: " Come è enorme la vita, ci si perde dappertutto..." Sorrentino cita all'inizio del film la frase di Celine che racchiude perfettamente il concetto di giovinezza: quel muoversi per prendere tutto perchè la vita è lì, a portata di mano, e sembra eterna, ci si perde.....
Il film diventa doloroso man mano che la storia si snoda, perchè in realtà è anche dolorosa la vita, dolorosa è Napoli che Sorrentino racconta con straordinarie immagini, attraverso Parthenope che si muove nella città.
Diventa una iperbole.
Mostruosità si mischiano a dolcezze, a bellezze indimenticabili, e quella giovinezza si allontana in un rimpianto " è durata troppo poco..." dice Parthenope.
Forse solo il tempo di poche giornate a Capri con l'amato fratello Raimondo ( un incisivo Daniele Rienzo) e il primo amore Sandrino ( un bravo Dario Aita): l'acqua, il mare, i colori, i lievi movimenti dei foulard che accompagnano il vento e la felicità.
Poi ci si inoltra nei dolori personali, in una città "piagata", nei misteriosi "misteri" legati ai miracoli di San Gennaro, dove un bravo Peppe Lanzetta, il vescovo, mostra la sua parte lussuriosa.
Parthenope non è solo bella, è assetata di conoscenza, si laurea in Antropologia con il Prof. Marotta, un sempre straordinario Silvio Orlando che coglie la sua bravura, laureandola con 110 e lode e bacio accademico.
Sorrentino ci porta negli abissi e nel sublime: ci fa pensare.
Ed allora il film è perfettamente riuscito, al di là del dire è bello o brutto.
Sorrentino supera anche questa divisione.
La fotografia dell'ottima Daria D'Antonio e il bellissimo montaggio di Cristiano Travaglioli esaltano il film, così come la bravura del cast: Gary Oldman, Stefania Sandrelli ( Parthenope da grande), Luisa Ranieri, Isabella Ferrari....
Parthenope, presentato in concorso al Festival di Cannes, uscito ieri, 24 ottobre, è al 2° posto in al box office, con 29.088 presenze ed incassando 202.735,00 euro.
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