Nella sala cinematografica dove proiettano " C'era una volta in America" il capolavoro di Sergio Leone, le persone che mi siedono accanto o nelle file davanti salutano gentilmente " Buon giorno", lo stesso accade alla fine del film: "Arrivederci", di solito non succede.
E' la complicità che si instaura fra chi ama profondamente il cinema.
Perchè chi è venuto a vederlo, anzi a rivederlo, anche diversi ragazzi si accomodano sulle poltrone, quel capolavoro se lo è portato nel cuore in questi 40 anni.
Il film è uscito nel 1984 e Lucky Red, ancora una volta colpisce nel segno per le sue scelte: insieme con la Leone film, ha deciso di far uscire nuovamente la pellicola in sala in versione 4K, con le scene che precedentemente erano state tagliate e rimesse nella versione del 2012, allungando il film di circa 25 minuti per una durata di 4 ore e 15 circa.
Le scene inserite nel film, contribuiscono alla fluidità del racconto, anche se il colore diverso non si è potuto evitare durante il restauro.
Quello che Sergio Leone ha creato con questo film è sublime.
La storia di una banda di ragazzini, che muovono i primi passi nel crimine a New York durante l'epoca del proibizionismo, per poi diventare veri e propri gangster, profondamente inseriti nella malavita organizzata, si ammanta dei sentimenti che la vita regala a criminali e non.
"Noodles", uno straordinario Robert De Niro e "Max", un altrettanto bravo James Wood sono a capo della banda composta da cinque ragazzini.
Il film è una storia di Amicizia.
Ma è anche di più.
E' una storia di sentimenti e di come l'Amicizia viene vissuta.
E' una storia di tradimenti. Insopportabili.
Perchè l'Amicizia tradita è una piaga orrenda.
E' una storia d'amore.
David "Noodles" Aaronson ama fin da piccolo Deborah Gelly, la brava e seducente Jennifer Connelly. La deliziosa bambina che spia mentre balla e che non riesce mai ad avere, se non con la violenza.
E' una storia di complicità e di giochi.
Quella che si forma da ragazzini e continua quando l'Amicizia diventa con la A maiuscola.
Indimenticabile "Patsy" che si avvicina alle prime avventure sessuali, ma non resiste di fronte ad un dolce di panna.
Il film si addentra, con l'incredibile fotografia di Tonino Delli Colli, nei quartieri di Manhattan e poi a New York, con la musica di Ennio Morricone che in questi 40 anni ha accompagnato la nostra vita, perchè non tutti siamo malavitosi, ma i sentimenti dei gangster sono i nostri, e questa è stato il capolavoro di Sergio Leone: descrivere con una umanità straordinaria la vita, le emozioni anche di chi ha scelto il male, interpretate da un cast eccezionale.
Il film è un evento speciale nelle sale il 28, 29, 30 ottobre.
Ieri è salito subito al 3° posto nel box office con 8.924 presenze e un incasso di 65.183 euro.
La coppia seduta vicina mi saluta, finito il film: "Arrivederci": Sergio Leone continua a suscitare questo amore.
Forse è vero che "Cera una volta in America" è un film sulla bellezza del Cinema, sull'amore del Maestro per il Cinema.
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