Desiderato, programmato, rimandato e poi arrivato...il viaggio a Genova, dai carissimi amici Lorenzo ed Elena Doretti, diventa subito un viaggio non solo nelle bellezze della terra ligure, ma un viaggio nell'amicizia, quella che da un senso alla vita, quella che fa scoprire la bellezza degli altri e li rende parte di noi.
Così è stato con l'indimenticabile Artista, Elena Pongiglione, così è adesso con Elena e Lorenzo, che, come diceva la Pongi, sono stati i suoi "arcangeli" e per me amici incomparabili e insostituibili per la loro intelligenza, sensibilità ed anche per il saper ridere delle stesse cose.
Le emozioni cominciano appena messo piede in terra genovese salendo su una motobarca, o meglio un battello, al Porto Antico di Genova e gustando la città dal mare, sentendo il sapore della salsedine che si appiccica alla pelle, e l'odore di quel mare che lambisce la diga costruita per salvaguardarla.
Il Porto Antico, attivo fin dal V secolo a. C., è stato riprogettato da Renzo Piano nel 1992.
"Chi vuole lavorare deve venire al Porto..." dice Renzo, un casuale amico ( un caso che si chiami Renzo come il grande architetto?) seduto davanti a noi, ha voglia di condividere le sue emozioni, gli occhi verdi come la maglietta che porta, rivelano anche adesso che è nonno, il suo grande amore: il mare. "Sono stato un pescatore....pescavo le orate....anche adesso mi piace , ma lo faccio meno di una volta..."
Genova vista dal mare, con il suo intreccio di gru e container, racconta di fatica.
Una fatica di una città che guarda sempre il mare e il mare porta saggezza, anche faticando.
Genova vista dal mare: aleggia Cristoforo Colombo, il suo desiderio di apertura della mente e della conoscenza, ed allora il motore della barca si mischia alle chiacchiere di Renzo in una ballata senza fine e senza tempo.
Stiamo arrivando a Pegli, dal mare le case colorate sembrano far festa a chi arriva, mi ricordano le case di Boccadasse, ma tutti i borghi genovesi hanno questa caratteristica di colorare le case.
" Facevo il bagno quì...l'acqua era trasparente...ora non più...." indicando le rocce vicine, continua a raccontare Renzo.
Scende si avvicina, alla sponda del molo e guarda in giù, cerca i suoi pesci...Poi si incammina, ma si ferma, si volta e ci saluta.
Elena, Lorenzo ed io ricambiamo il saluto, chi ama il mare non dimentica mai di salutare perchè anche un'amicizia di pochi minuti è preziosa....
Si torna indietro, il mare è increspato, il vento è un pò più forte, respiro con forza, voglio sentire l'odore del mare fin nel profondo dei polmoni, passiamo davanti a quella striscia di asfalto che è l'aeroporto genovese, un aereo decolla, un altro si sta avvicinando...una pilotina si avvicina ad una nave per accompagnarla al porto...sembra una danza del cielo e del mare, immensi mezzi di trasporto che hanno un'incredibile leggerezza di movimenti....
Mi stringo ai miei amici Lorenzo ed Elena quasi a voler condividere ancora di più, toccandoci, la bellezza di Genova.
Scendiamo a terra.
La pelle è tirata dal vento, i capelli scomposti, ma si ride perchè il mare è entrato dentro di noi.
Le nuvole che si erano palesate aggrovigliandosi minacciose, si sono sparpagliate lasciando spazio all'azzurro, nonostante incomba la sera.
Ci aspetta la cena, in una caratteristica strada con le pietre grandi, vicino Via Garibaldi.
"Au cafè" un delizioso ristorante dove ci accoglie un ottimo padrone di casa che ci elenca le bontà della cucina genovese con la signorilità di un vecchio amico...
Scelgo un minestrone col pesto e delle deliziose acciughe fritte, Lorenzo decide per un ottimo Vermentino, Elena per altre prelibatezze e la serata continua con chiacchiere, ricordi della Pongi, indimenticabile e sempre presente e la nostra amicizia si scalda sempre di più e diventa l'ancora del presente e la freccia del futuro.
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