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Un mondo a parte

No alla Rassegnazione.
Il bellissimo film, divertente e poetico, " Un mondo a parte" di Riccardo Milani, lancia questo preciso messaggio.
Michele Cortese, un grandioso Antonio Albanese, è un Maestro elementare, ma è stufo, dopo 30 anni di insegnamento nelle periferie romane di insegnare a bambini distratti e non interessati ad imparare.
La sua domanda di assegnazione, anche se provvisoria, a Rupe, un paesino abruzzese nei dintorni di Pescasseroli, viene accettata e si ritrova di fronte ad una classe di otto alunni.
La scuola rischia di chiudere.
L'ottima Virginia Raffaele, da vita ad una Vice Preside e maestra, Agnese, che non si rassegna a questa chiusura e trova un alleato in Michele.
Il film si dipana in una serie di battute felicissime e divertenti fra Michele/Albanese e Agnese/Raffaele che lasciano spazio alla poesia ed alla profondità dei sentimenti.
Agnese combatte contro la rassegnazione: " se si è tutti rassegnati non c'è invidia...." è quando ci si ribella ad uno stato di cose ingiuste e da cambiare che si viene presi di mira.
Ed ecco che il sindaco del paese vicino, invidioso del coraggio e della  non-rassegnazione, cerca di mettere i bastoni fra le ruote ai due Maestri e di far chiudere la scuola.
"Abituarsi al peggio.....la cosa peggiore per un essere umano..." dice la battagliera  Agnese, il suo  parlare abruzzese rende le battute ancora più esilaranti.
Si diventa giganti quando si combatte, e così diventa Albanese nella sua semplicità, nel cercare in quel paesino sperduto, coperto di neve, una dimensione umana con i bambini della scuola, rapporto perduto con gli scolari di  Roma.
Michele si "acconcia" per poter vivere nel paese sommerso dalla neve: scarponi al posto dei mocassini, giaccone invece della "striminzita" giacchetta.
Crea un rapporto con i bambini carico di umanità e solidarietà, a volte insegna lui ai bambini, a volte i bambini insegnano a lui: conoscono tutti i versi degli uccelli.
Riccardo Milani dirige con sapienza i piccoli, non privandoli mai della naturalezza propria dei bambini.
Rupe, 378 abitanti, anzi "364 perchè 14 sono dipartiti e non ci sono bambini che nascono..."  dice Agnese al Maestro, si stringe intorno ai due insegnanti per salvare la scuola.
Attori non professionisti compongono con bravura il cast del film.
Le immagini del paesaggio di montagna incorniciano il film.
La speranza, racchiusa in Duilio, il ragazzo che vuole fare l'agricoltore in controtendenza con i bambini che sognano di diventare youtuber, è vittoriosa nel bel film di Riccardo Milani, ed ha il rumore del motore del trattore che Duilio riesce ad aggiustare.
Vince il cuore.
"La montagna lo fa", come ripetono in continuazione gli abitanti di Rupe.


Un gran bel film!

 




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