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Io, noi e Gaber

 Io, noi e Gaber, non è solo un docufilm realizzato con bravura ed eleganza da Riccardo Milani che  racconta la genialità di Giorgio Gaber, il suo percorso musicale e umano, ma è anche un film che ti trascina negli anni '70, '80, '90, 2000,  trasmettendoti con rara acutezza, l'atmosfera di quegli anni.
Giorgio Gaber rivive attraverso le sue canzoni e le testimonianze di colleghi ed amici, che creano, attraverso l'abile regia di Riccardo Milani, un prezioso ricamo.
Ivano Fossati, Gianni Morandi, Jovanotti, Sandro Luporini, Paolo Jannacci, Michele Serra, Fabio Fazio, Vincenzo Mollica, Massimiliano Pani, Mogol, Ricky Gianco, Claudio Bisio, Francesco Centorame, Gino e Michele, Mario Capanna, Pier Luigi Bersani...ognuno di loro crea un tassello nel disegnare la figura di Gaber.
Il ricamo è tenuto dalle mani della figlia Delia Gaberscik che si addentra nell'amore filiale per il geniale musicista, dal nipote Lorenzo, somigliantissimo al nonno, e da Ombretta Colli, che non parla, ma con la sua presenza tiene alta la fiaccola dell'amore che la lega ancora a Gaber.
Vedere o rivedere i duetti con Mostri sacri come Adriano Celentano, Mina , Enzo Jannacci, ci catapulta in un'atmosfera ed in un periodo di vita indimenticabile, ci fa rivivere la gioia di aver vissuto in quegli anni, con tutte le brutture politiche e sociali che li hanno accompagnati, ma che non spegnavano la speranza, quella che manca ai giorni nostri.
Perchè voler cambiare il mondo, non è solo un sogno, forse frantumato rovinosamente, ma è fame di vita, amore per qualcosa di meglio: per tutti.
Le canzoni di Gaber, sono un capolavoro non solo di musica, ma di poesia, di filosofia, di attenzione per l'essere umano, di capacità di raccontare la vita.
Nominare tutte le canzoni di Gaber è un esercizio inutile, bisogna andare a vedere : "Io, noi e Gaber", una per tutte : "Far finta di essere sani", quanta ironia, anticonformismo e saper giocare con la vita.
Il suo sodalizio con Sandro Luporini è stato in questo senso un vulcano sempre acceso e lo è tuttora.
"Gaber e Jannacci erano uomini di èlite, ma nello stesso tempo popolari...." dice Michele Serra.
Di èlite perchè intellettuali raffinati, ma popolari, perchè nessuno come loro conosceva le pieghe, le fragilità dell'animo umano e le sapeva raccontare  con profondità, ma sorridendo e sapendo far ridere.
Gaber e Celentano....una festa per gli occhi, oltre la bellezza musicale, quel movimento del corpo dei due, perfettamente sincronizzato e che sembra non rispondere a nessuna "legge" fisica, ma solo alla loro musicalità.
Gaber e Mina....la bellezza della grandezza musicale, ma anche dell'umiltà, di chi si sa prendersi in giro, perchè chi è veramente Grande non si prende mai troppo sul serio e per loro è così .....
Presentato alla Festa del Cinema di Roma 2023, è un film assolutamente imperdibile, commuove, perchè Gaber era un uomo generoso: si regalava al suo pubblico.
Canzoni attuali e mai dimenticate, il sodalizio amoroso e musicale con Maria Monti, il suo essere sempre e comunque sopra le ideologie, che lo rendevano un uomo completamente libero, unico e vivo adesso come allora.
Ha ragione Jovanotti: " non esistono generazioni.....esistono persone..."
Giorgio Gaber era un Genio musicale, un attore magnifico, ma soprattutto una gran bella persona.

Al cinema ancora oggi 7 novembre e domani 8.

Un gran bel film!



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