Rivedo la Dott.ssa Mariella Arnulfo in una tiepida mattinata romana a Porta S. Pancrazio. Roma sa regalare un cielo azzurro, un'aria ancora incerta fra la Primavera e qualche residuo di inverno, rendendo l'incontro ancora più piacevole.
La Dott.ssa Arnulfo è stata Direttrice della sede Rai2 di Unicredit e la sua particolarità, ogni volta che entrava qualcuno, era l'accoglienza. Il sorriso aperto, lo sguardo chiaro e diretto rendevano a ciascuno di noi, che usufruivamo della sua competenza, più piacevoli e avvicinabili i "misteri" bancari.Sembra che in lei ci sia una perfetta fusione di un padre piemontese e una madre siciliana: rigore e solarità. Era, ed è, amica di tutti. Da due anni in pensione ha mantenuto la sua leggerezza che accompagna la profonda carica umana. L'altro per lei è qualcuno da scoprire, al quale attingere, creare un rapporto umano l'attrae più che essere, come è stata, una perfetta e brava Direttrice di banca. I numeri, con i quali ha avuto a che fare per 38 anni, tanti sono gli anni che ha lavorato in Banca, non hanno avuto il sopravvento e la sua cultura umanistica non è stata scavalcata.
Rm Dott.ssa Arnulfo, come la devo chiamare Direttore o Direttrice?
Ma Fino a qualche anno fa, o comunque nei primi anni del mio lavoro, essendo un ruolo ricoperto da uomini, avrei detto direttore, oggi direi Direttrice. E' un ruolo, infatti molto più frequentemente ricoperto da donne. Ritengo che la lingua si evolve con il tempo ed è, ed è bello e gratificante essere chiamate al "femminile".
Rm Cosa significa dirigere con competenza ed intelligenza una banca?
Ma Studiare tanto, aggiornarsi e poi applicare con semplicità, rispondendo alle esigenze di ogni cliente nel modo migliore.
Rm Come ha cominciato?
Ma Sono stata assunta nel 1985, a diciotto anni dall'allora Banco di Santo Spirito. mi assunsero in quanto mio papà morì in servizio all'età di 54 anni. Iniziai con molto timore, in una Banca in cui rara era la figura femminile. Il mio faro è sempre stato il senso del dovere e la passione con cui vedevo andare al lavoro il mio papà.. Ho svolto poi tutti i servizi, principalmente quello investimenti e crediti, ricoprendo ruoli intermedi di responsabilità sino alla nomina di " Direttrice" e "Direttrice di distretto" (Direzione e coordinamento di più filiali) Sono andata in esodo nel 2022, dopo 38 anni di attività.
Rm La domanda è d'obbligo: è difficile essere una donna Direttrice?
Ma Sicuramente lo è stato, soprattutto perché l'ambiente bancario è sempre stato al "maschile", quindi non pochi i pregiudizi per assegnare ruoli manageriali ad una donna. Nel mio caso ho faticato non poco, avendo fatto tutto con le mie forze. Oltre la competenza hanno giocato un ruolo determinante la tenacia, lo studio, la capacità di ascoltare e soprattutto quello di sapere coniugare sempre l'interesse della Banca con quello del cliente. Oggi è sicuramente più facile...
Rm Spesso si considera il lavoro bancario un lavoro "freddo", io l'ho conosciuta quando è diventata Direttrice della Filiale di Unicredit Rai2 all'interno di Viale Mazzini. Una filiale piccola, la conosco dagli anni ottanta, data della mia prima collaborazione in Rai, dove , oltre la professionalità si è sempre messo in rilievo, e lo si continua a fare, il rapporto umano con il cliente...Le qualità umane sono fondamentali per fare un buon lavoro?
Ma Assolutamente sì, sempre coniugare quotidianamente, professionalità, competenze con capacità di ascolto sono le chiavi del successo per adempiere all'aspetto sociale del nostro lavoro. Per me, la soddisfazione del cliente è sempre stato l'obiettivo primario.
Rm Importanti anche le doti psicologiche, immagino, è necessario "capire" chi si ha davanti, per lei è sempre stato così ?
Ma Sempre. Ho ritenuto fondamentale conoscere il Cliente, ascoltarlo, dedicare tempo, prima di condividere con lui l'operazione migliore da proporre.
Rm Ha mai pensato di fare un altro lavoro?
Ma Sì. mi sarebbe piaciuto molto insegnare. Ho conseguito, mentre lavoravo, la Laurea in Lettere e l'abilitazione all'insegnamento, Credo nel valore della formazione, della scuola, nell'energia dei giovani quale forza e speranza di una Nazione, questo senza retorica.
Rm Direttrice, quando è andata in pensione, per tutti un passo importante, cosa ha provato: sollievo, malinconia, dispiacere?
Ma Negli ultimi giorni di lavoro, sicuramente un pò di malinconia nel vedersi concludere un ciclo importante della vita, lasciare un lavoro che ho amato e svolto con passione. Ho mantenuto però costanti rapporti con i clienti, continuo a tenermi aggiornata ed ora mi dedico ai miei affetti ed alle mie passioni dedicando loro molto più tempo. Non rimpiango nulla, portando nel cuore soddisfazioni, i ricordi più belli e quelli meno belli, conscia che tutto questo faccia parte della vita.
Rm Esiste la Banca Etica?
Ma Sì quella in cui la Direttrice, gli impiegati svolgono con competenza, umanità il proprio lavoro non dimenticando mai la funzione sociale dell'Istituzione.
Rm Una volta un Direttore di Unicredit Rai2 mi disse parlando di una funzionaria: " L'ho vista piangere perchè non riusciva ad aiutare un cliente come avrebbe voluto...." Le è capitato di non essere soddisfatta del proprio lavoro?
Ma Qualche volta. Si deve rispondere ed ubbidire gerarchicamente a volte, ma non ci ho dormito la notte. Coniugare l'interesse della Banca con quello del Cliente è sempre stato il mio primo obiettivo, sicuramente più faticoso, ma anche più gratificante.
Rm Le critiche alle Banche sono tante. Direttrice, Lei cosa cambierebbe nel sistema bancario?
Ma Punterei sulla formazione e motivazione delle risorse perchè conoscano meglio la funzione dell'Istituzione Bancaria. Meno rapporti con il mondo politico, assoluta autonomia.
Rm Parlando con Lei, ho notato la sua cultura umanistica, come è riuscita a coniugarla con un lavoro così "tecnico"?
Ma La cultura umanistica, la capacità di ragionamento, di riflessione e concentrazione sono state utilissime in questo lavoro, dandomi vantaggio in moltissime situazioni.
Rm La "creatività" di chi lavora in Banca come si può esprimere?
Ma Nel trovare strade diverse nel raggiungimento degli obiettivi aziendali e nel mettere sempre il cliente al "centro", dando valore alla relazione.
Rm Direttrice, una qualità che non deve proprio mancare a chi lavora in Banca?
Ma L'attenzione. Il settore merita attenzione perché si lavora con il denaro, attenzione per la funzione di intermediazione della Banca, attenzione perché il destinatario dei servizi e dei prodotti è il cliente.
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