Passa ai contenuti principali

Laurea d'Oro 2023 Pavia...un'ottima annata

Vivaci, pieni di vita, ironici e intelligenti  sono arrivati da tutta Italia i Laureati in Medicina del 1972 , per festeggiare "La laurea d'Oro 2023" a Pavia il 27 maggio.
Ricordando il passato, ma non fermi a quegli anni, pieni ancora di voglia di fare e soprattutto di comunicare la loro esperienza sono stati ricevuti nell'Aula Scarpa dal pro rettore, Prof.Giampaolo Azzoni, che ha illustrato i traguardi  dell'Università di Pavia, famosa in tutto il mondo soprattutto per le eccellenze nel campo della medicina.
Il giorno della Laurea è un traguardo che non si dimentica.
Nella mia mente è ben chiaro, mi sono laureata in Storia e Filosofia alla Sapienza di Roma.
L'emozione, la bocca quasi secca, i Professori allineati, i genitori dietro di me, gli amici e colleghi che ti stringevano  in un abbraccio, quasi a a liberarti dalla paura di quel momento.
Sentire la tua voce che espone, e tu l'ascolti come fosse quella di un'altra persona e poi quei momenti di sospensione fra la votazione e la dichiarazione la "Commissione ha deciso di conferirle la lode"...Attimi lunghi anni... E passi dal pensare "peccato non mi hanno dato la lode..." alla felicità e all'esultanza di aver superato a pieni voti il traguardo.
E fuori ti aspetta il mondo, hai dentro di te l'innocenza e l'ottimismo  di vederlo buono, solare, di prendere a piene mani quello che la vita ti offre, e di "dare" alla vita quello che hai imparato.
Ed eccoli gli ex studenti dell'Università di Pavia, sono arrivati da tutta Italia, da Pescara, Enna, Pordenone, Foggia, Cremona, Brescia, Milano, Lecco, Sondrio, con i capelli imbiancati, ma con lo sguardo ancora rivolto al futuro ascoltano l'intervento della Prof. Renata Crotti, docente di Storia Medievalegiornalista, scrittrice, ha raccontato, con la solita acutezza ed eleganza "La storia gloriosa e plurisecolare dell'Università di Pavia".
L'Università di Pavia  non si è mai tirata indietro nel campo della ricerca e della didattica, soprattutto la Facoltà di Medicina.
Dopo la consegna dell'attestato celebrativo della "Laurea d'Oro 2023",  si è svolta la visita guidata al Museo per la Storia dell'Università, Sezione di Medicina, per sottolineare l'importanza di questa scienza all'Università di Pavia e nella storia della città.
I capelli bianchi degli ex studenti tornano del loro colore originale, l'entusiasmo di allora si confonde con quello di oggi, perchè, diventati professionisti, spesso eccellenze, gli ex studenti guardano al percorso della loro vita sapendo di aver avuto un sostegno fondamentale:  i Maestri dell'Università di Pavia, che hanno saputo loro insegnare non solo la Scienza, ma la Vita.
L'allegria dei partecipanti allontana la malinconia dei ricordi che diventano occasione di risate, perchè una delle più grandi soddisfazioni della vita è fare " un lavoro ben fatto" e gli ex studenti dell'Università di Pavia lo hanno fatto, nella propria professione e nella vita.



Commenti

Post popolari in questo blog

Matteo: un giovane "reporter"

Matteo Iacopini ha 15 anni, negli occhi la luce di un'intelligenza vivace, ma anche i barlumi di una fanciullezza appena lasciata : scuri e vivaci, scrutano l'intervistato, pronto ad ascoltare e, se è il caso, a ribattere. Sì perchè Matteo ha una passione, intervistare, raccontare: vuole essere un reporter. Ha cominciato per gioco a 13 anni,  andando con gli amici a Ponte Milvio, anzi a Ponte " Mollo" come lo chiama lui e i "vecchi" romani, quelli proprio "de Roma" e facendo le sue prime interviste. E adesso " per Matteo è diventato un lavoro" mi racconta il padre, l'Avvocato Luca Iacopini, da lui Matteo ha ereditato l'acutezza e la rapidità, ma sicuramente anche la mamma Valentina Temperini ha messo del suo in un figlio così "speciale". Studia, ma quel correre a cercare le curiosità, i pareri dei suoi coetanei  e dei passanti sui più diversi argomenti è diventata la parte centrale della sua vita, Matteo si considera un ...

Alla riscoperta del grande cinema a Fregene : la casa di Federico Fellini

  Percorriamo in bicicletta, Monica ed io, i vialetti di Fregene, alla ricerca della casa di Federico Fellini e Giulietta Masina, in Via Portovenere. Eccola! C'è un pò di emozione in noi, perchè tutto quello che riguarda il grande Maestro emoziona ed immaginare che, in un periodo della sua vita, abbia vissuto in questa casa, passeggiato nel giardino, pensato i suoi magici film, creato i suoi disegni ci fa muovere quasi con circospezione al di là del cancello, come se il Maestro fosse ancora lì e noi lo potessimo disturbare. Federico Fellini e Giulietta Masina misero su questa casa nel 1961, come racconta la stessa Masina a Costanzo Costantini. La grande coppia si innamorò di Fregene verso la fine degli anni cinquanta e decisero di comprarsi la casa dove trascorsero periodi sempre più lunghi. Diventata troppo piccola, perchè "affollata" dai moltissimi amici del mondo del cinema, nel 1966, comprarono un terreno dove costruirono una grande villa a due piani a Via Volosca 1...

BUONA SANITA': cronaca di un intervento chirurgico all'Ospedale Sant'Eugenio

Arrivo all'ospedale Sant'Eugenio di Roma con un po' di timore perché quando si entra negli ospedali non si sa mai quello che si può trovare, troppi episodi di malasanità ci hanno messo sul chi va là ed invece...Mi hanno chiamata per fare le analisi in vista di un intervento all'occhio ( cataratta). Puntuale alle 7.20 ( mi avevano detto 7,30) sono davanti alla stanza 12 del Reparto Oculistica diretto dal Prof. Romolo Appoloni. In un corridoio si aprono le stanze dove veloci e professionali infermiere ti chiamano, dopo averti dato l'apposito numeretto, per il prelievo del sangue, l'elettrocardiogramma e la visita oculistica. Mentre un paziente fa il prelievo, un altro esegue l'elettrocardiogramma e un altro ancora la visita oculistica. Tutto si svolge all'insegna dell'ordine e dell'organizzazione. Alle 8 ero fuori dall'ospedale notando come questa efficienza avesse trasmesso tranquillità, non solo a me, ma a tutti i pazienti, che comunque dov...