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"Lettera ad una professoressa del nuovo millennio"

 "Lettera ad una professoressa del nuovo millennio. Dalla Scuola di Barbiana alla Scuola di oggi" di Alex  Corlazzoli, maestro, scrittore, giornalista, scritto con un gruppo di studenti, edito da Bur Rizzoli, è un bel libro che va  assolutamente letto, fondamentale come lo fu: " Lettera ad una professoressa" di  Don Lorenzo Milani nel 1967, un libro che metteva al centro della vita scolastica lo scolaro e che salvaguardava i poveri, gli ultimi, i meno bravi: bisognava aspettarli perchè diventassero bravi anche loro, Don Milani metteva in primo piano i valori di libertà: non costringere, ma creare le personalità degli studenti secondo le loro inclinazioni.
Il 27 maggio si festeggiano i 100 anni della nascita di Don Milani, a Barbiana, dove il sacerdote fondò la scuola innovativa, andrà a commemoralo anche il Presidente della Repubblica Mattarella e questo dimostra come è attuale il suo pensiero.
Il bel libro di Alex Corlazzoli, scritto insieme ad 8 ragazzi: Filippo, Edoardo, Letizia, Nicholas, Chiara, Chiaretta, Tommaso, Lucia, come 8 ragazzi scrissero il libro di Don Milani, si apre fin dalle prime pagine con la stessa esigenza di libertà: 
" Sono il solo a pensare che sia meglio un lavoro amato che uno strapagato ma odiato? Quanti talenti non sono arrivati dove avrebbero potuto perchè i loro sogni sono stati infranti sul nascere? Se amo stare in mezzo alle persone perchè dovrei studiare o lavorare da solo tutto il giorno davanti a un personal computer? Solo per i soldi? Rigiro la domanda a lei professoressa: perchè fa quello che fa , per lo stipendio o per passione?.... 
Il libro sottolinea il bisogno dello studente di essere "accolto", per questo ama la cattedra al centro dell'aula e il maestro che cammina in mezzo a loro: vuole essere capito, non giudicato, amato non costretto...
Leggendo il libro ho la sensazione netta che se fossero seguite le argomentazioni degli studenti, le cose andrebbero meglio.... 
Il libro è suddiviso in capitoli, si parla di  Costituzione, che non è letta come si dovrebbe nelle scuole, di sessualità, e si sottolinea come si parla poco di omosessualità,  di Hikikomori, le persone che lasciano gli studi e si chiudono in casa chiudendo le relazioni con il mondo esterno, la solitudine, vero danno della nostra epoca che colpisce soprattutto i giovani fra i 15 e i 17 anni.....
Statistiche usate con precisioni accompagnano il libro che è una denuncia sulla mancanza di umanità da parte di professori che " non sanno guardare negli occhi..." anche se hanno una competenza "tecnica" notevole.
Le mani, importanza del lavoro artigianale, obbligare, gli studenti sono obbligati ad andare a scuola o è la scuola che non assolve i propri obblighi?
I capitoli si susseguono e la lettura avanza veloce...quante domande sono rimaste senza risposte dai tempi di Barbiana ?  Troppe e gli studenti, acuti e desiderosi di imparare vogliono risposte...
Alex Corlazzoli è un grande maestro, l'ho visto all'opera, realizzando un servizio per "UnoMattina- Sorie Vere", Rai Uno, ed i ragazzi sono dei grandi perchè pongono domande precise, dirette.
Eccoli, pronti a recepire, a parlare, ad ascoltare e a rispondere, pronti a diventare uomini, non burattini inerti, ad "essere guardati negli occhi".
" Una scuola che non ci valuti, ma ci valorizzi..."


Un gran bel libro!






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