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Benedetta Cambiagio Frassinello: Santa e Guerriera

L'amore, di qualunque natura, crea coraggio.
E di coraggio Benedetta Cambiagio Frassinello ne ha avuto tanto.
Fondatrice delle Suore Benedettine della Provvidenza, Santa dal 2022, è stata una donna non solo coraggiosa, ma anticonformista, capace di scelte radicali che ha saputo sempre difendere.
Il 6 maggio, in occasione del ventennale della canonizzazione, a Pavia, dove Suor Benedetta ha vissuto a lungo ed ha svolto la sua opera filantropica, è stata ricordata in un convegno, alla Sala Bianca del Collegio Borromeo: "L'attualità del pensiero educativo di Benedetta Cambiagio Frassinello", al quale hanno partecipato Paolo Bresciani, Presidente Casa Benedetta Cambiagio onlus, Mons. Corrado Sanguineti, Vescovo di Pavia, la Prof.ssa Renata Crotti dell'Università di Pavia, con un'acuta e bellissima relazione " Benedetta Cambiagio, il contesto storico e l'avventura pavese",
Suor M. Germana Marelli, Madre Generale dell'Istituto delle Suore Benedettine della Provvidenza, con " Il carisma e la spiritualità di Santa Benedetta, Maria Assunta Zanetti, dell'Università di Pavia, con : " La comunità oggi e il suo futuro".
La storia di Benedetta, così ben sintetizzata dalla Prof.ssa Crotti, giornalista e scrittrice, docente di Storia Medievale e Segretario dell'Associazione Laureati Università di Pavia, ha il sapore ed il fascino di un film.
Nasce a Longasco, vicino Genova, in terra Ligure, nel 1791 ( morirà nel 1858 ).
Lascia un paese povero per trasferirsi a Pavia,  dove trova in quegli anni altrettanta povertà e miseria  " L'economia in città era stagnante: il commercio e l'artigianato in crisi..." ricorda la Prof.ssa Crotti 
" Unica risorsa era l'Università... " sottolineando giustamente come l'Università di Pavia è stata sempre un faro per la cultura e l'attività scientifica.
" In una città esausta e prostrata...si fa strada la necessità di avviare o potenziare un piano assistenziale pubblico- privato..." racconta sempre Renata Crotti,  ed ecco che compare, luminosa, la figura di Benedetta
" spinta solo dalla forte vocazione d'aiuto al prossimo in nome di Cristo ....diventano determinanti l'intuizione, il coraggio , l'intraprendenza e la passione...."
Benedetta diventa una guerriera : vuole  difendere le ragazze che, spinte dalla povertà, non sapendo dove andare venivano adescate per strada, le porta a casa sua ....
Sposa a 25 anni Giovan Battista Frassinello, ma dopo breve tempo scelgono la castità coniugale ed il marito diventerà il primo collaboratore  della Santa che "decide di affrontare il problema della condizione materiale e morale delle fanciulle abbandonate con maggior consapevolezza e pone le basi per dare vita ad un'impresa...."
Eccola Benedetta è una popolana ardita, pare di vederla per le strade di Pavia armata di amore e coraggio, trova benefattori come Angelo Domenico Pozzi, che le permette di acquistare il primo nucleo abitativo per le sue ragazze.
Sotto la protezione del vescovo Luigi Tosi riesce a fortificare la sua missione....
Le ragazze venivano accudite, il loro cibo era povero, ma imparavano il ricamo, a fare le pulizie ed i servizi per la casa, vivevano cristianamente ed erano contente anche se le difficoltà economiche non erano poche...
Ma viviamo in uno strano mondo oggi come ieri, un mondo che vede il male dove non c'è, dove si è gelosi anche della bontà, perchè chi non la possiede si sente defraudato,  e l'attività filantropica di Benedetta non viene vista di buon occhio da tutti, si ritira...
Ma il bene fatto non può essere cancellato e Benedetta viene richiamata a Pavia apre una casa famiglia per le giovani..." Una vera e propria opera di rigenerazione per le donne" racconta la Prof.ssa Crotti nella sua lucida e affascinante relazione: "La missione è sempre la stessa : il pressante bisogno di provvedere alla alla cristiana istruzione ed educazione delle ragazze povere...." quella alla quale i genitori non possono provvedere e la loro unica soluzione è la strada....."
Incomprensioni e ostilità continuano, ma Benedetta è forte, il bene che fa  vince, la capacità di dare amore senza nulla avere in cambio se non l'amore stesso.
Caparbia e intelligente, Benedetta aiuta e salva molte donne. Una femminista "ante litteram"? 
Le etichette non servono, servono l'amore, la passione, l'altruismo, l'attenzione agli altri.... e Pavia è una città generosa, che ha permesso, nonostante tutto, l'operosità e la bontà di Benedetta, dando vita e valore alla filantropia di Benedetta.
L'intensa relazione della Prof.ssa Renata Crotti al Convegno, ci ha portato ad assaporare la bellezza del "dare" e Pavia ne è il degno sfondo.....

 




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