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Lucio Battisti

 "Lucio Battisti", il bel libro di Ernesto Assante , edito da Mondadori, non è solo un libro sul grande musicista, è un libro di "storia". 
Raccontando Battisti, Assante racconta la musica, l'atmosfera, la storia di quegli anni, partendo dagli anni 60, dalla nascita del sodalizio Mogol- Battisti ( Mogol dovette minacciare le sue dimissioni alla Ricordi per fargli registrare il suo primo disco), l'autore  racconta l'Italia. 
A metà degli anni sessanta  esplodeva il fenomeno dei giovani, la generazione beat, non c'era ragazzo che non volesse una chitarra per imparare a strimpellarla, si riunivano nelle cantine per condividere la loro musica: era un'Italia molto vitale anche perchè lo erano i giovani, pieni di speranze e di voglia di fare, comunicavano con la musica. E in quegli anni nasce musicalmente Lucio Battisti.
Con la massa di capelli ricci, il foulard al collo, una sorta di timidezza, con una voce particolarissima, roca, si crea questo duo magico con Mogol, che "ferma" chiunque ascolti le loro canzoni.
Prima solo musicista, Mogol scriveva i testi dopo aver ascoltato la sua musica, ( "perchè la musica di Battisti parlava" dice il Maestro), poi cantante.
Scorrono sotto gli occhi del lettore, insieme alla colonna sonora delle canzoni di Battisti, quegli anni ....il Festival di Sanremo, la morte di Tenco, la contestazione, poi il femminismo ....  arriva il meraviglioso "29 settembre"di Battisti/Mogol cantato dall'Equipe 84.
Una delle prime canzoni che lancia Battisti come cantante è " Balla Linda",  il seguito nei giovani è grande e Assante ricorda una dichiarazione dello stesso Battisti: " La mia non è una voce, ma piuttosto una " non voce". Il fatto che io mi sia messo a cantare è di secondaria importanza : io non canto, ma interpreto le mie canzoni...."
Ernesto Assante racconta le canzoni di Lucio Battisti con un un amore del dettaglio che affascina anche i meno competenti  musicalmente, tanto la scrittura scorre veloce e le immagini prendono il sopravvento.
Ma  soprattutto "disegna" un  Lucio Battisti protagonista non solo  del suo libro, ma della storia degli anni sessanta, settanta e dopo, che pur raggiungendo livelli altissimi musicalmente e un successo strepitoso, rimane uno di noi perchè amava soprattutto la sua musica, la ascoltava, come noi. 
Un Battisti che amava studiare, sapere, conoscere, simpatico, giocherellone:  riusciva a far uscire dalle corde della sua chitarra e dalla sua voce così particolare, e continua a farlo, perchè anche oggi è amatissimo, un'emozione ineguagliabile, qualcosa di unico: la vita.
"Acqua azzurra acqua chiara", "Fiori rosa , fiori di pesco", "Il tempo di morire", "Emozioni".....
Sullo sfondo del libro, ma protagonisti, il rock, il folk, i cantautori, la nascita del Folkstudio, nomi come Paolo Pietrangeli e Giovanna Marini, ma anche Francesco De Gregori, Antonello Venditti....il Piper, il Titan, locali dove si scatenava la vitalità dei giovani.
Presto Battisti diventa "gettonatissimo" nei jukebox, altro elemento di allegria e di leggerezza di quegli anni.
Ernesto Assante ci racconta in modo impeccabile l'importanza della copertina del 33 giri.
Ricordo benissimo come i miei amici, esperti di musica più di me, li mettevano in bell'ordine nella libreria, tirandone fuori al bisogno, quasi accarezzando quelle bellissime immagini che "coprivano" il disco per poi farlo scoprire.
" Giardini di marzo", " Penso a te".....
Lucio Battisti era anche un uomo generoso artisticamente, stupendi i quattro brani scritti da lui e Mogol per Mina: "Insieme", "Io e te soli","Amor mio", "La mente torna".
Il viaggio in Brasile di Mogol e Battisti, che poi darà vita ad "America Latina", incanta i due perchè nessuno come loro può capire l'anima musicale di questo paese, la gioia della vita sempre, nonostante tutto, miseria,  denutrizioni..
Perchè le anime di Mogol e Battisti sono le anime dei puri come quelle del  popolo brasiliano.
Inutile nominare tutte le canzoni di Battisti.....
Ernesto Assante le racconta in modo speciale, ma soprattutto mette in primo piano il valore della musica, la capacità dirompente di emozionare e quindi di vivere e lo fa con un racconto incalzante che lascia il lettore senza fiato tante sono le emozioni che le canzoni di Lucio Battisti fanno rinascere.
"Il mio canto libero...."
Lucio Battisti era un uomo libero e la libertà è la più grande emozione che un essere umano possa provare.


Un gran bel libro!




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