Il venticello è freddo anche se la giornata è piena di sole, il cielo azzurrissimo.
E' facile scorgere i primi segni della Primavera, mentre percorro i viottoli di Villa Pamphili, i prati sono diventati di un verde intenso, le margherite sono comparse, li coprono a chiazze: bianche, gialle.
In mezzo a loro i teli, chiaro segno primaverile, stesi sull'erba, sono carichi di persone e di allegria. Il desiderio di crogiolarsi al sole è tanto, di togliersi i pullover, di azzardare ad esporre le braccia con le maniche corte, qualcuno scopre anche le gambe, si libera di calze e scarpe.
Due ragazzi si stringono in un abbraccio, lui, alto e bruno, le massaggia con gesto affettuoso le braccia, per proteggerla da un brivido che la temperatura ancora bassa le provoca, lei alza il viso verso di lui con un sorriso felice.
I bambini scorrazzano sopraffatti dalla libertà, dal golf tolto per correre meglio in bicicletta, sentono che l'aria sta cambiando e questo li rende più audaci nella corsa.
Passo davanti alla mimosa che ha già chiuso la sua fioritura, attraverso il prato, scendo giù per il viottolo, incrocio una famiglia che mi sorride e saluta con gentilezza. Si perchè la natura accompagna la gentilezza....la libera dall'arroganza, dalla presunzione che circola con facilità in città.
Chissà quando fioriranno i fiori di ciliegio, penso fra me e me e quanto ancora ci vuole perchè gli alberi, con i rami secchi rivolti al cielo, si coprano di foglie e la Villa diventi un tripudio di fiori: il rosa dell'ippocastano, il bianco dei tigli, con il loro profumo intenso e poi i gelsi, le more....ci vuole ancora tempo.
Arrivo al laghetto, le papere lo rendono un quadro, sono una nidiata sparsa, si riflettono nell'acqua...
Il cigno invece, ai bordi, sta ultimando la sua toilette, con un contorcimento del collo veramente invidiabile, sprofonda il becco nelle piume che mi paiono già bianchissime, lucide e perfette.
Poi con un elegante battito d'ali si solleva per nuotare e raggiungere le papere.
Quel battito d'ali mi fa pensare all'amicizia, perchè è dolce, continuo, è soave, smuove l'aria e si ricompone nella perfezione delle piume.
Compare quando ne hai bisogno, perchè l'amicizia quella vera è così, non ti lascia mai, ti dice in continuazione " io ci sono", ti protegge, non ti perde di vista, mai, perchè la tua navigazione non sia preda dei malvagi, dei prepotenti. Si veste della tua allegria, e ti abbraccia, come fanno le papere intorno al Cigno, quando ci sono le difficoltà. Ti sussurra il suo affetto, ti consiglia senza darlo a vedere...
E' bianca come le ali del Cigno, è morbida quando ti accarezza e c'è quando hai voglia di immergerti in quella purezza che ti da tutto in cambio di niente.
I miei amici sono così, che raro regalo.
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