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TAR

 "TAR" il coinvolgente  e intenso film di Todd Field, può lasciare all'inizio perplessi perchè sembra di assistere ad una lezione di musica ed invece ti trascina velocemente nel racconto con la straordinaria Cate Blanchett e una regia che parla di musica e di abissi dell'essere umano.
Il film racconta di Lydia Tar una delle direttrici d'orchestra più grandi e la prima donna a ricoprire questo ruolo nella Filarmonica di Berlino.
Tar parla di musica, ma non solo.
Parla dei rapporti di potere che si possono instaurare in questo ambiente, perchè anche la musica, questa arte sublime, non è esente dai contorcimenti umani, dagli abissi che si creano in chi raggiunge alte vette della perfezione umana.
E così è per Lydia Tar, appassionata direttrice d'orchestra : "il direttore d'orchestra è come un orologio...io avvio l'orologio con una mano , ma con l'altra posso fermare il tempo...."
E' forse questo concetto che rende straordinaria la musica? Chiudere gli occhi e farsi trasportare ovunque...
Tar, che sta per raggiungere il punto più alto della sua carriera, la registrazione dal vivo della 5 sinfonia di Mahler,  è anche una donna controversa, si dichiara lesbica monogama, e vive con la compagna  Sharon ( una brava Nina Hoss) e la figlia adottiva Petra, che ama fortemente, ma viene accusata di manipolare, con il suo potere, le persone che che la circondano.
Cate Blanchett (Golden Globe 2023) interpreta magnificamente Tar, e la regia di Todd Field l'accompagna con maestria nei suoi abissi.
Forse la musica può, più di ogni altra arte, far comprendere il sublime ed il diabolico nell'essere umano.
Può diventare " rumore", perdere la sua sacralità, dare fastidio, come si lamentano i vicini di casa di Tar e può far arrivare a toccare il cielo con un dito, perchè quello che il direttore d'orchestra riesce a tirare fuori da quell'insieme di violini, archi, violoncelli,  trombe,.... è un "suono" che non si può descrivere se non usando la parola "divino"...
Essere capaci di tanto può dare un senso del potere senza confini?
Può rendere Tar/Blanchett manipolatrice, piegare le persone al suo volere, ai propri desideri sessuali (accuse dalla quale lei si difende) od è semplicemente una donna con i suoi abissi, le sue oscurità, dalle quali la sua arte, pur raggiungendo punte di alto prestigio e bravura, non la difende?
"Rumore" o "Musica"?
Tar è stato presentato in concorso al Festival di Venezia 2022 .
Cate Blanchett, vincitrice della Coppa Volpi al Festival di Venezia 2022, si avvicina a grandi passi verso l'Oscar.....

Un gran bel film!



 

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