Il sole inonda Piazza Navona, carica di turisti e bambini, è sempre straordinariamente bella, non puoi non avere un sussulto ogni volta che entri nella piazza, per lo stupore di quello che vedi.
L'attraverso con una meta precisa: Santa Maria della Pace, a pochi metri.
Arrivo a Via dell'Arco della Pace ed eccola la Chiesa con la sua particolare forma convessa e le sue colonne costruita da Pietro da Cortona, il Chiostro è un capolavoro del Bramante.
L'architettura perfetta ed originale ti accoglie quasi a volerti abbracciare.
Il sole divide a metà la facciata, parte è in ombra, ma il cielo azzurro la rende tutta luminosa.
Entro, sulla destra il magnifico affresco di Raffaello del 1514, nella Cappella Chigi.
Rappresenta "Sibille e Angeli": la Sibilla Cumana, la Sibilla Persiana , la Sibilla Frigia e Tiburtina, l'ultima rappresentata da una donna anziana ( alcuni sostengono che la donna anziana che chiude l'affresco sulla destra sia la Sibilla Cumana e non la Tiburtina), Angeli e Putti sopra di loro.
E' una magnifica rappresentazione del legame cielo- terra, del continuo "parlare" fra il divino e il terrestre, racconta i messaggi che vengono mandati dal cielo e che spesso abbiamo difficoltà a decifrare.
Un senso di pace mi invade di fronte alla bellezza dell'opera, alla finezza dei volti, alla lucentezza dei colori.
Mi volto sentendo un calpestio particolare.
E' una bambina tenuta per mano dal padre, che festeggia il Carnevale con un vestito da fatina, bianco e azzurro, con un tulle che esce dall'orlo e le copre le scarpine bianche con le quali calpesta il pavimento con un ritmo ed un gioco da bambina quasi a voler distogliere lo sguardo dei visitatori dall'opera di Raffaello e volerlo su di sè.
Sorride quando la guardo, felice di aver raggiunto il suo proposito. Non posso fare a meno di ricambiare quel sorriso, e lei abbassa la testa, con un pò di timidezza, ma contenta di quel sorriso complice.
L'interno della Chiesa è raccolto, la forma rotonda ti accompagna nell'ammirare i dipinti, dove spiccano le tele di Orazio Gentileschi....l'altare maggiore....
La bellezza del barocco rinascimentale sembra avere più potenza a Santa Maria della Pace.
Esco dalla Chiesa, il sole ed il cielo azzurrissimo mi fanno venire il desiderio di camminare per le strade del quartiere Ponte...Via di Parione...mi soffermo davanti ad un negozio di borse: "Signora entri pure...io mi sto godendo questo bel sole ...se ha bisogno di qualcosa mi chiami..." mi dice la padrona del negozio che in effetti si sta crogiolando al sole ..... E' gentile ed affabile, scambiamo parole da vecchie conoscenti sui colori e la moda....
Proseguo la camminata, attraverso Corso Vittorio Emanuele, arrivo a Campo dei Fiori, l'allegria del mercato mi accoglie e poi Piazza Farnese...i bambini con le maschere di Carnevale giocano festosi con i coriandoli, una coppia di ragazzi si tiene per mano e mi sfiora: "signora mi scusi" perchè la gente è tanta , sorrido lo fanno anche loro....
"Bighellonare" per Roma, camminare senza fretta, ammirare, soffermarsi per guardare all'insù il cielo, sorridere..forse Santa Maria della Pace trasmette veramente Pace...e Roma è veramente la città più bella del mondo.
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