Cammino a passo veloce, attraverso piazza San Cosimato, a Trastevere, per avvicinarmi al banco dove comprare quella buona insalatina con la rughetta che fa parte dei piaceri della giornata, ma improvvisamente un piede messo male, un piccolo avvallamento inaspettato e la caduta è inevitabile.
Mi rialzo, un dolore alla gamba sopportabile mi fa pensare ad uno strappo muscolare.
Ma non è così, dopo qualche giorno peggiora.
Necessita una radiografia: rottura del femore ed anca.
Arrivo al Pronto Soccorso dell'Ospedale Fatebenefratelli all'Isola Tiberina, - Gemelli Isola.
Sapevo della nascita di questa nuova Struttura che unisce l'umanità e la professionalità eccellenti dell'Ospedale alle competenze del Policlinico Gemelli.
Ma in quel momento davanti a chi ti accoglie al Pronto Soccorso con un dolore lancinante pensi solo: che ne sarà di me?
Improvvisamente scopri un mondo: dal barelliere burbero, ma competente e attento, alla giovane e sorridente professionista che ti fa la lastra : " se devo fare un esempio di resilienza al dolore, nomino lei..." mi dice per alleggerire la tensione...mi colpisce la giovane età del personale, un nugolo di ragazzi e ragazze, infermieri, assistenti, studenti infermieri, che si alternano al capezzale mio e degli altri pazienti con un unico obiettivo: aiutare, sollevare chi soffre.
Il giorno dopo vengo portata al reparto di ortopedia ed operata.
L'equipe medica è formata da giovani medici e l'età nulla toglie alla competenza, serietà e professionalità. Mi viene spiegata l'operazione, viene scelto di mettermi una protesi totale per evitare qualsiasi fastidio in futuro, poi un giovane anestetista mi "racconta" l'anestesia, l'epidurale, che permette una miglior posizione per l'operazione.
La squadra che si aggira intorno a me trasmette serietà, fiducia ed anche quel pizzico di allegria che non guasta.
Mi addormento credo pochi minuti e mi risveglio con la voce del dottore che dice : " Signora la stiamo operando, abbiamo quasi finito, adesso la "ricuciamo"....." Il blu di una tavola posta all'altezza dei miei occhi mi fa pensare ad una barca, mi sento tranquilla sentendo le voci dei medici, scherzano mentre lavorano con competenza.
Mi ha operata il Dott. Antonio Ziranu, eccellenza dell'ortopedia.
Vengo riportata in reparto e di nuovo quel nugolo di giovani che uniscono la competenza, al desiderio di imparare, alla passione del mestiere, all'amore e attenzione verso il paziente, all'allegria propria dell'età, al voler aiutare, si affolla intorno a me.
Ognuno con una sua storia, ognuno con una carica d'energia positiva che sembra spazzare via le sofferenze.
In pochi giorni si diventa amici, ci si chiama per nome, senza mai dimenticare il rispetto.
Il Primario, Prof Violante, si aggira nel reparto , gli chiedo sorridendo : " Professore tornerò a camminare? " Mi risponde : "Di solito chi esce da quì non solo cammina, ma riesce anche a volare....."
Si ride..
Dove sono i giovani arroganti e presentuosi di cui spesso ci si lamenta?
Quì non esistono, eppure fanno un mestiere difficile, curano, consolano, puliscono, ascoltano i lamenti....
Esco dall'Ospedale Fatebenefratelli Gemelli Isola con la sensazione che una nuova era può aprirsi per la Sanità Pubblica perchè , sotto la guida di Professori competenti, una ventata di giovani la sta creando, con il loro amore, la loro passione e allegria.
Chiedo ad una giovane ragazza : " Perchè ti sei addentrata su questa strada?".
" Ho 20 anni, sto bene, perchè non fare qualcosa per gli altri?"mi risponde.
La semplicità e nello stesso tempo la profondità della risposta lascia senza parole e fa ben sperare.
L'eccellenza diventa normalità.
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