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Caro Claudio G.Fava....

 Caro Claudio,

 Sono "approdata" ad Ottobre nella tua Genova, un pò prima del tuo compleanno: il 17 ottobre hai compiuto 93 anni. Ho trascorso bellissime giornate con Elena Pongiglione, la "Divina", come la chiamavi tu, e i carissimi, preziosi amici Lorenzo ed Elena Doretti. 
Questa amicizia che ci avvolge anche da lontano quando siamo nelle rispettive città, è qualcosa di raro. Sì, caro Claudio, perchè è basata sulla stima reciproca, sull'affinità intellettuale e morale, sull'amore per l'ironia e le cose della vita, per la cultura, per il bello ed anche per il buon cibo...ed è sempre condita dall'educazione di cui tu eri maestro insieme alla tua sapienza, la tua poderosa cultura, il tuo amore per il cinema.
Sai la vita è cambiata da quando te ne sei andato, nel 2014, sono successe cose strane e pericolose. Una  imprevedibile pandemia ha lasciato una crisi economica niente male, la guerra, eh sì, non ti meravigliare, proprio così Putin ha scatenato una guerra con l'Ucraina  che non si sa dove va a finire, il prezzo del gas è salito alle stelle, ma soprattutto caro Claudio, sono cambiate le persone.
La paura le ha incattivite invece che addolcire il proprio essere, la corsa al denaro ha reso le anime fredde, i soldi sono importanti, lo sappiamo, ma per loro si passa su tutto, è diventata una società fittizia, dove i " social" sono diventati un mezzo di comunicazione estremo che impedisce il vero dialogo fra le persone ed il "Dio denaro" ha preso il posto dell'altruismo e amore verso gli altri.
Ricordi le belle chiacchierate che ci facevamo per telefono, gli scambi di opinioni e pareri su cinema e quant'altro, quelle chiacchiere intervallate da grazie, scusami, per favore....? Ormai sono sempre più merce rara, come quel saper ridere sulle cose della vita, capacità che era nel tuo essere, mi ha sempre fatto molto ridere come sapevi imitare i dialetti, i personaggi che si incontravano negli ascensori della Rai o nei corridoi, riuscivi a cogliere l'essenza delle persone e ne delineavi i contorni con una acutezza sorprendente accompagnata sempre da una sensibilità d'animo che non ti faceva mai superare i confini dell'eleganza e della bontà d'animo.
Con la Pongi e i Doretti ho trascorso giornate piene di tutto questo, perchè ogni volta che ci incontriamo si riforma quell'alchimia che ci rende una famiglia vera.
E questo penso che sia un tuo regalo del quale ti devo ringraziare.
La Pongi, con i suoi 88 anni, carichi di vitalità che la rendono insuperabile nelle sue opere geniali, spiritose, dal tratto inconfondibile: ammirare i suoi disegni ed ascoltarla nel racconto di personaggi come Gianluigi Rondi, il decano dei critici, esilarante nel tratteggiarli, capace di renderli così vividi da sembrare di vedervi  nella Terrazza dell'Hotel Excelsior, al Festival del Cinema di Venezia, è una gioia per il cuore e la testa.
Lorenzo ed Elena Doretti, poi, così intelligenti ed acuti, colti e attenti all'altro, hanno reso il mio soggiorno veramente superlativo.
Caro Claudio, AUGURI,  e grazie di questa amicizia della quale sei l'artefice. Ti lascio con un incanto di Camogli, sperando che ti arrivi l'odore del mare e tutta la nostra amicizia ed affetto.


Camogli



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