Passa ai contenuti principali

Il Museo Diocesano di Pavia e...la lealtà

 " Si parte da un ambiente che di per sè qualifica il livello di iniziative che, in questo Museo Diocesano, andremo ad attivare....è già un Museo  senza gli oggetti esposti....." raccontava  Renata Crotti, già docente di Storia medievale a Pavia, giornalista, scrittrice,  Presidente della Fondazione del Museo Diocesano di Pavia, qualche anno fa, descrivendo il gioiello pavese, situato in Piazza del Duomo, nell'antica cripta della Cattedrale di Santa Maria del Popolo, con i suoi capitelli medievali originali " che portano alla scoperta di un mondo che non c'è più...." continuava. 
Il Museo, con  l'esposizione di oggetti intercambiabili come calici seicenteschi, oggetti sacri, vide incrementarsi i suoi visitatori e raggiungere il successo in occasione della Mostra "L'acqua che tocchi...Leonardo anima e materia" con i suoi pezzi unici, come il foglio della Biblioteca Ambrosiana del Codice Atlantico, scritto da Leonardo, che racconta le "chiuse" il sistema di governo delle acque, studiato dal grande Genio  e un modellino in legno dell'ultimo tratto del naviglio pavese con le conche....
Il Museo Diocesano riaprirà a fine anno.
Ma qualcosa è successo.
La prof. Renata Crotti ha lasciato il suo incarico di Presidente della Fondazione del Museo Diocesano perchè si è trovata a combattere in un ambiente dove la lealtà non era più di casa.
L'importanza della lealtà.
E' difficile mantenerla in un mondo dove gli interessi personali superano quelli della comunità, dove il proprio orticello è più importante del giardino della collettività.
La lealtà è necessaria per vivere insieme, per rapportarsi gli uni agli altri senza false costruzioni di parole e di fatti,  per lavorare insieme, per stare bene insieme, per sopportare meglio le difficoltà che si possono incontrare nel proprio lavoro, nella quotidianità della vita.
La scoperta dell'inganno, o comunque della non attenzione verso l'altro, del non rispetto dell'opinione altrui è spesso una ferita che è difficile da superare.
Ed allora si tenta di curarla andandosene da un posto di lavoro, da una casa, da una città, perchè la lealtà è il fondamento sul quale si costruiscono i rapporti umani e si preferisce la sofferenza del distacco per poi costruire ancora, altre strade, altri progetti.
Per continuare soprattutto ad essere leali: prima di tutto con se stessi.
La Professoressa Renata Crotti si è avviata per altre strade accompagnata dalla sua lealtà.




Commenti

Post popolari in questo blog

Matteo: un giovane "reporter"

Matteo Iacopini ha 15 anni, negli occhi la luce di un'intelligenza vivace, ma anche i barlumi di una fanciullezza appena lasciata : scuri e vivaci, scrutano l'intervistato, pronto ad ascoltare e, se è il caso, a ribattere. Sì perchè Matteo ha una passione, intervistare, raccontare: vuole essere un reporter. Ha cominciato per gioco a 13 anni,  andando con gli amici a Ponte Milvio, anzi a Ponte " Mollo" come lo chiama lui e i "vecchi" romani, quelli proprio "de Roma" e facendo le sue prime interviste. E adesso " per Matteo è diventato un lavoro" mi racconta il padre, l'Avvocato Luca Iacopini, da lui Matteo ha ereditato l'acutezza e la rapidità, ma sicuramente anche la mamma Valentina Temperini ha messo del suo in un figlio così "speciale". Studia, ma quel correre a cercare le curiosità, i pareri dei suoi coetanei  e dei passanti sui più diversi argomenti è diventata la parte centrale della sua vita, Matteo si considera un ...

Alla riscoperta del grande cinema a Fregene : la casa di Federico Fellini

  Percorriamo in bicicletta, Monica ed io, i vialetti di Fregene, alla ricerca della casa di Federico Fellini e Giulietta Masina, in Via Portovenere. Eccola! C'è un pò di emozione in noi, perchè tutto quello che riguarda il grande Maestro emoziona ed immaginare che, in un periodo della sua vita, abbia vissuto in questa casa, passeggiato nel giardino, pensato i suoi magici film, creato i suoi disegni ci fa muovere quasi con circospezione al di là del cancello, come se il Maestro fosse ancora lì e noi lo potessimo disturbare. Federico Fellini e Giulietta Masina misero su questa casa nel 1961, come racconta la stessa Masina a Costanzo Costantini. La grande coppia si innamorò di Fregene verso la fine degli anni cinquanta e decisero di comprarsi la casa dove trascorsero periodi sempre più lunghi. Diventata troppo piccola, perchè "affollata" dai moltissimi amici del mondo del cinema, nel 1966, comprarono un terreno dove costruirono una grande villa a due piani a Via Volosca 1...

BUONA SANITA': cronaca di un intervento chirurgico all'Ospedale Sant'Eugenio

Arrivo all'ospedale Sant'Eugenio di Roma con un po' di timore perché quando si entra negli ospedali non si sa mai quello che si può trovare, troppi episodi di malasanità ci hanno messo sul chi va là ed invece...Mi hanno chiamata per fare le analisi in vista di un intervento all'occhio ( cataratta). Puntuale alle 7.20 ( mi avevano detto 7,30) sono davanti alla stanza 12 del Reparto Oculistica diretto dal Prof. Romolo Appoloni. In un corridoio si aprono le stanze dove veloci e professionali infermiere ti chiamano, dopo averti dato l'apposito numeretto, per il prelievo del sangue, l'elettrocardiogramma e la visita oculistica. Mentre un paziente fa il prelievo, un altro esegue l'elettrocardiogramma e un altro ancora la visita oculistica. Tutto si svolge all'insegna dell'ordine e dell'organizzazione. Alle 8 ero fuori dall'ospedale notando come questa efficienza avesse trasmesso tranquillità, non solo a me, ma a tutti i pazienti, che comunque dov...