Un piccolo oggetto appeso al collo, un'ancora, mi ricorda con vivezza mia madre: " ce l'ho sempre con me" ....mi dice mia nipote Alice, l'emozione della vita che continua e del ricordo che non tramonta.
Non si muore quando per ognuno di noi è finito il percorso della vita.
Chi ha fede crede in un dopo, in un'eternità che ci aspetta.
Su questa terra, si muore quando nessuno più si ricorda di noi.
Si muore anche da vivi, quando non siamo più al centro di interessi, affetti, amicizie, quando la solitudine, a volte estrema, può travolgere.
Il ricordare chi non c'è più regala l'immortalità a chi se ne è andato, ed è un balsamo anche per la nostra anima, perchè ci sentiamo un corpo unico con il nostro passato ed il nostro futuro, per chi rimane diventa un imperativo ricordare i morti e tramandare i nostri ricordi a chi verrà dopo di noi, possono essere addolciti dal tempo, ma sono veri, reali come la vita che viviamo.
E' importante andare oltre, non solo ricordare i nostri avi, ma chi non abbiamo mai conosciuto, chi ci ha preceduto secoli e secoli fa, tramandandoci tutto il piacere e la gioia del vivere, con le loro abitudini, scoperte, difficoltà, drammi e felicità, perchè i vivi ricordano i morti, ma i morti raccontano....
Questo legame con chi non c'è più ce lo ricordano gli Agitatori Culturali Irrequieti con l'ultimo degli "Appuntamenti Siderali" della stagione : " La notte dei libaeti" martedì 1 novembre, alle 17.30 sulla strada di Sussisa, la frazione di Sori, che guarda il mare e si appoggia alle colline liguri, in un incanto naturale a pochi passi da Genova.
I libaeti sono dei manufatti, delle candele decorate, costruite per l' occasione, piccole opere d'arte, che servivano ad avvicinare i bambini al culto dei morti come in un gioco, una tradizione che si è persa " la notte del libaeto vuole riscoprire e far conoscere la ritualità dei tempi andati....quando era importante la condivisione del dolore e del ricordo...." racconta Patrizia Biaghetti.
Gli Agitatori Culturali Irrequieti hanno ideato questo avvenimento con un percorso nei boschi, illuminato dalle fiaccole e sottolineato dagli scritti di scrittori e poeti, perchè si possa riprendere questo magico filo che ci lega a chi non c'è più rendendoli vivi e presenti nel nostro ricordo.
La tradizione, le radici con l'acuta intelligenza e capacità culturale degli Agitatori diventano un campo illuminato senza il quale noi vivi saremo spenti.
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