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Esterno notte

 "Esterno notte" di Marco Bellocchio, un film profondo, coinvolgente che emoziona e commuove nella sua perfezione, i primi tre episodi visti al cinema, danno un senso di arricchimento di fronte ad un periodo storico controverso e drammatico: il rapimento e la morte di Aldo Moro, Presidente della Democrazia Cristiana. 
Ricordo bene quei giorni. Eravamo laureati da poco, un gruppo di amici e colleghi che cercavamo la nostra strada camminando per i viali dell'Università quando arrivò la notizia del rapimento: i nostri movimenti, le nostre risate si bloccarono come in una fotografia, di cui ogni dettaglio è impresso nella mia mente: si fermò il tempo, si fermò la storia.
Marco Bellocchio fa un racconto geniale, intenso di quei giorni, la prima parte del film si snoda in tre episodi. Nel primo è centrale la figura di Aldo Moro, interpretata magistralmente da Fabrizio Gifuni, che si cala nei panni del personaggio tanto da "diventare" alla perfezione il grande statista, il suo desiderio di unire il paese con  l'appoggio esterno del Partito Comunista al governo, il cosiddetto "compromesso storico", le reazioni dei politici, da Giulio Andreotti a  Zaccagnini, alla pletora di sottosegretari, fino al rapimento. Nel secondo episodio il dramma viene vissuto con gli occhi di Francesco Cossiga, ministro degli Interni ed amico di Moro, interpretato da un bravissimo Fausto Russo Alesi, il dramma storico si mischia alla complessità della vita privata del ministro ed all'impotenza di aiutare l'amico come vorrebbe, in un quadro intenso e commovente.
Nel terzo episodio la figura di PaoloVI, rappresentata dal grande Toni Servillo ( il suo sorriso quando Aldo Moro lo va a trovare poco prima del rapimento è un vero capolavoro di recitazione) da vita a tutto il dramma politico ed umano del Papa fino alla storica frase " io vi chiedo uomini delle brigate rosse di restituire alla vita il Presidente Aldo Moro...."
Marco Bellocchio rende perfettamente anche la " confusione" che accompagna il rapimento, le reazioni di chi amico di Aldo Moro non era proprio, nonostante condividesse lo stesso credo politico, e, forse, ne ha decretato la morte, l'incapacità degli inquirenti che si fanno scappare il rifugio dei brigatisti, Adriana Faranda e Valerio Morucci, appassionati rivoluzionari, ma che rivelano anche la doppiezza di chi non sa scegliere da che parte stare..
Un cast eccezionale rende il film un vero capolavoro: Margherita Buy, da vita ad un' intensa  Eleonora Moro, Fabrizio Contri, un ottimo Giulio Andreotti, Paolo Pierobon un bravissimo ed umanissimo monsignore Cesare Curioni che tenta in tutti i modi di salvare Aldo Moro, Gabriel Montesi, un incisivo Valerio Morucci, e tutto il cast...
Una regia ed una sceneggiatura di un Maestro geniale: Marco Bellocchio.
Il 9 giugno al cinema la seconda parte, in autunno la serie, in sei puntate, su Rai Uno.
Un grande film! 


 



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