Passa ai contenuti principali

Un altro mondo

 Un altro mondo di Sthépane Brizét è un bel film non solo per l'ineccepibile regia e la strepitosa interpretazione di Vincent Lindon, ma per il modo in cui racconta la dualità che è in ciascuno di noi quando ci troviamo ad affrontare le scelte, quale strada seguire: si può scegliere di andare da una parte o dall'altra, ed a volte sono strade completamente opposte.
Vincent Lindon, interpreta Philippe Lemesle, un dirigente d'azienda che si trova ad un bivio: la sua vita privata, una moglie, Anne, l'ottima Sandrine Kiberlain ( sua moglie anche nella realtà) e due figli, è a pezzi, Philippe sta per divorziare dalla moglie che gli rimprovera l'assenza a causa del lavoro.
Il figlio Lucas Lemesle, ha problemi neurologici che lo portano a continue cure in clinica, ma per Philippe cominciano a nascere problemi anche in azienda, dove devono essere licenziati 58 dipendenti, alcuni dei quali nel suo settore.
I silenzi, l'intensità delle  espressioni di Vincent Lindon, riempiono lo schermo: il divorzio non si può ridurre ad una fredda separazione di beni, dietro ci sono sentimenti, non solo soldi, come mette in luce la moglie Anne, così come dietro ai licenziamenti ci sono uomini e donne che si sacrificano per il lavoro, la logica del potere li rende " fragili", come  urla una sindacalista ed anche sul lavoro Philippe è costretto a prendere decisioni che non possono prescindere dai sentimenti, dall'emotività e che provocano ulteriori e drastiche scelte sul suo cammino.
Philippe in realtà non si trova a scegliere fra vita privata e vita lavorativa, fra licenziare o no, Philippe si trova a scegliere fra dignità e sottomissione, fra essere un uomo "disprezzabile", come lui stesso dice ed un uomo degno di questo nome, fra essere un "burattino" o un uomo con la schiena dritta.
Un bravissimo Antony Bajon interpreta il figlio, Lucas, dando voce al suo disagio psicologico, che diventa un disagio del vivere, messo in luce con l' incisiva e straordinaria  metafora del burattino
La  grande regia di Stèphane Brizet, capace di tenere sempre sul filo lo spettatore è  contraddistinta dell'eleganza ( spesso una prerogativa dei film francesi),  accompagnata dalle musiche originali di Camille Rocailleux che ne sottolineano la drammaticità.
Il film chiude una trilogia dello stesso Brizet, sempre interpretata da Vincent Lindon, "La legge del mercato" e " In guerra". 
Un altro mondo è stato presentato in concorso alla 78° Mostra del Cinema di Venezia.
Gran bel film!

 



Commenti

Post popolari in questo blog

Matteo: un giovane "reporter"

Matteo Iacopini ha 15 anni, negli occhi la luce di un'intelligenza vivace, ma anche i barlumi di una fanciullezza appena lasciata : scuri e vivaci, scrutano l'intervistato, pronto ad ascoltare e, se è il caso, a ribattere. Sì perchè Matteo ha una passione, intervistare, raccontare: vuole essere un reporter. Ha cominciato per gioco a 13 anni,  andando con gli amici a Ponte Milvio, anzi a Ponte " Mollo" come lo chiama lui e i "vecchi" romani, quelli proprio "de Roma" e facendo le sue prime interviste. E adesso " per Matteo è diventato un lavoro" mi racconta il padre, l'Avvocato Luca Iacopini, da lui Matteo ha ereditato l'acutezza e la rapidità, ma sicuramente anche la mamma Valentina Temperini ha messo del suo in un figlio così "speciale". Studia, ma quel correre a cercare le curiosità, i pareri dei suoi coetanei  e dei passanti sui più diversi argomenti è diventata la parte centrale della sua vita, Matteo si considera un ...

Alla riscoperta del grande cinema a Fregene : la casa di Federico Fellini

  Percorriamo in bicicletta, Monica ed io, i vialetti di Fregene, alla ricerca della casa di Federico Fellini e Giulietta Masina, in Via Portovenere. Eccola! C'è un pò di emozione in noi, perchè tutto quello che riguarda il grande Maestro emoziona ed immaginare che, in un periodo della sua vita, abbia vissuto in questa casa, passeggiato nel giardino, pensato i suoi magici film, creato i suoi disegni ci fa muovere quasi con circospezione al di là del cancello, come se il Maestro fosse ancora lì e noi lo potessimo disturbare. Federico Fellini e Giulietta Masina misero su questa casa nel 1961, come racconta la stessa Masina a Costanzo Costantini. La grande coppia si innamorò di Fregene verso la fine degli anni cinquanta e decisero di comprarsi la casa dove trascorsero periodi sempre più lunghi. Diventata troppo piccola, perchè "affollata" dai moltissimi amici del mondo del cinema, nel 1966, comprarono un terreno dove costruirono una grande villa a due piani a Via Volosca 1...

BUONA SANITA': cronaca di un intervento chirurgico all'Ospedale Sant'Eugenio

Arrivo all'ospedale Sant'Eugenio di Roma con un po' di timore perché quando si entra negli ospedali non si sa mai quello che si può trovare, troppi episodi di malasanità ci hanno messo sul chi va là ed invece...Mi hanno chiamata per fare le analisi in vista di un intervento all'occhio ( cataratta). Puntuale alle 7.20 ( mi avevano detto 7,30) sono davanti alla stanza 12 del Reparto Oculistica diretto dal Prof. Romolo Appoloni. In un corridoio si aprono le stanze dove veloci e professionali infermiere ti chiamano, dopo averti dato l'apposito numeretto, per il prelievo del sangue, l'elettrocardiogramma e la visita oculistica. Mentre un paziente fa il prelievo, un altro esegue l'elettrocardiogramma e un altro ancora la visita oculistica. Tutto si svolge all'insegna dell'ordine e dell'organizzazione. Alle 8 ero fuori dall'ospedale notando come questa efficienza avesse trasmesso tranquillità, non solo a me, ma a tutti i pazienti, che comunque dov...