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27 gennaio : il giorno della memoria

Corpi nudi per poterli spogliare non solo dei vestiti, ma della loro anima, perchè il desiderio di annullare quelle donne e quegli uomini fosse ancora più radicale, perchè l'umiliazione fosse ancora più profonda: non bisogna dimenticare le lunghe file al gelo di esseri umani, le vittime dell'Olocausto che la follia nazista ha voluto torturare e distruggere.
Quella terribile voglia di prevalere sull'altro, quel fanatismo portato all'esasperazione che vuole che l'altro sia come te, che vuole etichettare e sopprimere non debba mai più sfociare in una tragedia definita con molti aggettivi, ma che in realtà non è definibile,  perchè continua ad essere al di la' dell'immaginabile.
Una delle interviste più commovente che realizzai per "UnoMattina" fu quella ad Alberto Sed, deportato ad Aushwitz, morto nel 2019, a 93 anni, vittima e testimone degli orrori della Shoah, mi disse "Non bisogna dimenticare perchè è una tragedia che può ritornare..."
"Tornare?" incalzai quasi incredula " si" mi rispose "in qualsiasi momento....".
Si era salvato, aveva avuto figli e nipoti: "ma non ho mai preso un neonato in braccio, è troppo vivido il ricordo " continuò piangendo " del terribile "gioco" che facevano i nazisti costringendo le madri a buttare in aria i loro figli che cullavano fra le braccia in un tentativo estremo di protezione,  sparavano loro come fosse un tiro al piattello...."
Gli Agitatori Culturali Irrequieti Giandeibrughi, con la loro sensibilità ed intelligenza vogliono ricordare il Giorno della Memoria, il 27 Gennaio, con letture e brani che verranno pubblicati nel loro sito per non spegnere il ricordo, per tenere alta la fiamma che parla di condivisione e non di soppressione.
Come sottolinea Patrizia Biaghetti : " Le parole ci racconteranno come l'uomo comune, senza bisogno di gradi e mostrine, sia diventato quel carnefice, che ha denunciati e torturati i vicini di casa, i negozianti dove era solito fare la spesa si sia sentito investito del potere di vita e di morte sui suoi simili....."
Ed allora ascoltiamo le parole che ci arrivano da questa piccola frazione di Sussisa, Sori in provincia di Genova, perchè le considerazioni degli Agitatori Culturali Irrequieti sono i pensieri di chi vuole fare prevalere la cultura, l'armonia, l'intelligenza, in un mondo in cui il desiderio di sopraffazione, di umiliare, di criticare è ancora troppo insito nel genere umano, basta un attimo perché questa pulsione diventi fanatismo.
Gli Agitatori ce lo ricordano, con voce potente.


Ecco il loro sito:





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