Viene voglia di rivederlo subito, appena l'ultima immagine si spegne sullo schermo e scorrono i titoli di coda, tante sono le emozioni che trasmette il bel film "E' stata la mano di Dio" di Paolo Sorrentino.
Leone d'Argento alla 78° Mostra del Cinema di Venezia, in corsa per il Miglior Film Straniero agli Oscar 2022, la storia si dipana in una Napoli amata e straordinariamente presente con l'adorazione del grande calciatore Maradona in sottofondo, ma in realtà protagonista.
E' la storia di una famiglia nella sua quotidianità a volte grottesca come un film di Fellini, a volte gioiosa, buffa, tenera, nella quale vive Fabietto Schisa, un bravissimo Filippo Scotti, premio Marcello Mastroianni come miglior attore emergente alla Mostra del Cinema di Venezia, che da vita, con la sua intensità, ad un diciassettenne che si affaccia alla vita attorniato dall'affetto del padre, un magnifico Toni Servillo, della madre, l'ottima Teresa Saponangelo, del fratello, il bravo Marlon Joubert e da una nuvola di parenti e amici, che, con la loro napoletanità, scandiscono le sue giornate da adolescente e disegnano personaggi indimenticabili: il film profondo, sorridente e divertente, ti avvolge in un'emozione continua.
Tutto cambia con la tragedia che irrompe nella vita della famiglia: la scomparsa dei genitori per un fatale incidente.
E' difficile per Fabietto, salvato dalla tragedia grazie al suo amore nei riguardi di Maradona, sopportare quel dolore, crescere non gli piace più, ma quell'amore "ostinato" verso la vita riesce a non spegnersi.
La vicenda autobiografica di Paolo Sorrentino viene trasportata nel film con delicatezza, il dolore di "Fabietto", che deve diventare "Fabio", nonostante tutto, si trasforma nella passione per il cinema, pur non abbandonandolo per tutta la vita.
Un cast eccellente: Luisa Ranieri, da vita ad una splendida Patrizia, una donna infelice e drammatica perchè non riesce ad avere figli sposata con Franco, un Massimiliano Gallo sempre bravissimo come lo sono Ciro Capano, Renato Carpentieri, Betty Pedrazzi, Sofia Gershevich....Enzo De Caro, un S.Gennaro che porta subito nell'atmosfera del film...
Paolo Sorrentino ci regala un film straordinario, forse perchè ci ha regalato se stesso.
Un gran bel film!
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