Passa ai contenuti principali

Creatività in Rai

 Ho lavorato in Rai fino al 2017 e quando ricevevo un attestato di stima per il mio lavoro pensavo sempre che ero stata fortunata perchè la mia formazione professionale era avvenuta negli anni ottanta, novanta, quando  i "capi" trasmettevano il loro sapere. 
Anche la creatività si insegnava. Qualcuno di noi era naturalmente più creativo, più fantasioso, ma si insegnava l'attenzione che il nostro mestiere richiede sia di giornalista che di regista.
Il gusto dell'immagine, l'attenzione al particolare, il saper raccontare quello che si vede...
Le riunioni di redazione presiedute dal mitico Brando Giordani, giornalista, Capostruttura, Direttore di Rete di Rai Uno, erano un vero e proprio "esame" per i partecipanti, anche se il saper ridere non mancava mai.
Quando uno di noi redattori presentava  il proprio pezzo, era famosa la frase di Giordani: " sì , l'idea è buona, ma non ho capito bene cosa si vede..." sorrideva, ma i brividi scorrevano sulla schiena del malcapitato..
Qualche giorno fa se ne è andato Paolo Beldì, bravo e originalissimo regista che ha firmato programmi Rai di gran successo da Quelli che il calcio, al Festival di Sanremo, ai programmi di Adriano Celentano, Gianni Morandi......  grande era la sua capacità di cogliere il particolare: lo spettatore che si addormenta nella sala dell'Ariston, il calzino dell'ospite arrotolato.....
Eccola la creatività del regista, il dettaglio, la capacità di far vivere allo spettatore la situazione che si racconta, farlo sentire seduto anche lui in una poltrona dell'Ariston....
La segreteria della Struttura di Brando Giordani, la famosa Struttura 5, era sempre affollata di personaggi illustri, come Raffaella Carrà, seduta con grande semplicità ad aspettare il suo turno per essere ricevuta, eppure era già una star, registi di grido si mischiavano  ai redattori che Giordani riceveva con la stessa attenzione riservata ai grandi.
Protagonista e benvenuta era la Creatività. Un'idea nuova, l'originalità, lo stupire lo spettatore era la base di programmi di successo in quegli anni. 
Lo stimolo a fare meglio era sempre presente in noi, Giordani non amava "copiare", mi sembra una caratteristica un pò persa questi anni in Rai.
Senza accorgermene si è formato il mio bagaglio professionale, si è acuita in me la curiosità, l'attenzione, il raccontare attenendomi alla realtà, ma anche alla fantasia, ho potuto alimentare la mia creatività... 
Grande scuola fu la trasmissione "Colosseum" di Brando Giordani ed Emilio Ravel su Rai Uno, in cui lo spettacolo si univa all'informazione, il regista di montaggio Armando Portone, mi insegnò a non dilungarmi più del necessario sul testo e sulle immagini, il dono della sintesi, Giordani e Ravel mi insegnarono la serietà sul lavoro, ma anche la leggerezza a non prendersi troppo sul serio...
Ho potuto alimentare la mia creatività, con questi Maestri.....forse hanno segnato anche la mia vita, il rigore, l'attenzione, la cura del dettaglio e del racconto che mi accompagnano ancora oggi. Mi hanno insegnato "l'essenziale" della vita.


Commenti

Post popolari in questo blog

Le canzoni di Augusto Forin

 La musica smuove sentimenti che a volte teniamo quasi nascosti nella nostra anima. Fa tornare a galla emozioni dimenticate, sensazioni sconosciute, lacrime e sorrisi.... Le canzoni di Augusto Forin, fondatore, insieme alla compagna Patrizia Biaghetti del movimento culturale "Agitatori Culturali Irrequieti Gian dei Brughi", hanno un calore speciale. Perchè dietro alla poesia dei testi, alla bellezza della musica, c'è  non solo un musicista, un poeta, ma un uomo speciale. Dovrei dire " c'era", perchè Augusto se ne è andato troppo presto, a 66 anni, alla fine dell'anno scorso. Ma quando nella cassetta della posta ho trovato il CD "Aspirina Metafisica" , un regalo inaspettato, ascoltandolo ho sentito il calore non solo della buona musica, ma di una persona perbene, che guardava alla vita con amore e con la profondità di chi ama gli altri raccontando la vita di ogni giorno. "Amanti distratti" e poi "Scusa"...."Come le bugie

Alla riscoperta del grande cinema a Fregene : la casa di Federico Fellini

  Percorriamo in bicicletta, Monica ed io, i vialetti di Fregene, alla ricerca della casa di Federico Fellini e Giulietta Masina, in Via Portovenere. Eccola! C'è un pò di emozione in noi, perchè tutto quello che riguarda il grande Maestro emoziona ed immaginare che, in un periodo della sua vita, abbia vissuto in questa casa, passeggiato nel giardino, pensato i suoi magici film, creato i suoi disegni ci fa muovere quasi con circospezione al di là del cancello, come se il Maestro fosse ancora lì e noi lo potessimo disturbare. Federico Fellini e Giulietta Masina misero su questa casa nel 1961, come racconta la stessa Masina a Costanzo Costantini. La grande coppia si innamorò di Fregene verso la fine degli anni cinquanta e decisero di comprarsi la casa dove trascorsero periodi sempre più lunghi. Diventata troppo piccola, perchè "affollata" dai moltissimi amici del mondo del cinema, nel 1966, comprarono un terreno dove costruirono una grande villa a due piani a Via Volosca 1

Mariella Arnulfo: la cultura in banca

Rivedo la Dott.ssa Mariella Arnulfo in una tiepida mattinata romana a Porta S. Pancrazio. Roma sa regalare un cielo azzurro, un'aria ancora incerta fra la Primavera e qualche residuo di inverno,  rendendo l'incontro ancora più piacevole. La Dott.ssa Arnulfo è stata Direttrice della sede Rai2 di Unicredit e la sua particolarità, ogni volta che entrava qualcuno, era l'accoglienza. Il sorriso aperto, lo sguardo chiaro e diretto rendevano a ciascuno di noi, che usufruivamo della sua competenza, più piacevoli e avvicinabili  i "misteri" bancari.Sembra che in lei ci sia una perfetta fusione di un padre piemontese e una madre siciliana: rigore e solarità. Era, ed è, amica di tutti. Da due anni in pensione ha mantenuto la sua leggerezza che accompagna la profonda carica umana. L'altro per lei è qualcuno da scoprire, al quale attingere, creare un rapporto umano l'attrae più che essere, come è stata, una perfetta e brava Direttrice di banca. I numeri, con i quali ha