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.....lì era giovedi!.....Scegliersi....

Le persone si scelgono.
Ero piccola, avrò avuto 7, 8 anni, mio padre mi insegnava a "prendere" le onde sulla spiaggia brasiliana. Quando l'onda si formava, la seguivo mettendomi prona, con tutto il corpo teso, le braccia ben dritte allungate in avanti ai lati del viso immerso nell'acqua, le mani, con le dita unite, proseguivano la linea delle braccia..."Devi essere come un motoscafo..." mi urlava mio padre per superare il frastuono delle onde che si infrangevano....ed infatti il corpo prendeva velocità con la forza dell'acqua fino a quando arrivavo  ad arenarmi sulla spiaggia, felice dell'impresa  riuscita....
Quella sabbia era l'approdo, sulla quale mi voltavo e rivoltavo con l'allegria dei bambini.
"Veloci come un motoscafo" le persone viaggiano una verso l'altra, alcune si fermano attratte da una misteriosa alchimia ed allora  nasce l'amicizia, l'amore.... altre invece si allontanano perchè quel miracolo dell'incontro di anime non è avvenuto, ma quando l'incontro prende corpo è come approdare su una spiaggia....
Quando Arturo Schwartz è "approdato" a Sussisa  nel settembre del 2012, in questa piccola frazione, in provincia di Sori, vicino a Genova, dove gli Agitatori Culturali Irrequieti cominciavano la loro attività culturale, che tanta strada avrebbe fatto, è nata l' alchimia.
Il poeta, surrealista, critico d'arte, saggista, alchimista, gallerista e scrittore, il raffinato artista, perseguitato politico per il suo pensiero trotskista, imprigionato e torturato ad Abukir, in Egitto, dove era nato, da famiglia ebraica, raccontò la sua vita, intervistato da Claudio Pozzani , i suoi anni a Parigi dove aveva respirato  l'aria del grande poeta Andrè Breton, diventandone amico, insisteva sull'importanza dell'arte, della cultura.
E così si è mossa un'altra rotella nel meccanismo della cultura attraverso gli Agitatori Culturali Irrequieti Giandeibrughi  che l'hanno allargata, diffusa.
Il 23 giugno, a Milano, Arthur Schwartz se ne è andato, quasi centenario.
 L'8 luglio, ore 21.00 sul prato Counfaunè, in mezzo alla natura, sotto le stelle, agli Agitatori Culturali Irrequieti dedicano la serata ....lì era giovedì! al poeta, che nell'arte aveva visto la salvezza del genere umano, perchè solo se si "conosce", si "comprende".
Una serata sull'ironia ( l'unica arma che ci può aiutare nella disperazione e nei momenti bui della vita) e l'umorismo ebraico, dove saranno letti brani di Mordecay, Ricler, Romain Gary, Groucho Marx, Shalom Auslander, Moni Ovadia, Jonathan Safran Foer.
L'approdo di Arthur Schwartz a Sussisa ha portato frutti.





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