Quattro argomenti hanno catturato la mia attenzione nel corso dell' interessantissimo evento online di lunedì 3 maggio, "Le grandi figure della Medicina pavese del Novecento. La clinica di Malattie Infettive e la figura di Elio Guido Rondanelli".
1) L'orgoglio di essersi laureati all'Università di Pavia di cui parla la Prof. Renata Crotti, giornalista, scrittrice, Segretario Generale dell'Associazione Laureati, docente di Storia medievale, che ha introdotto e coordinato con la solita bravura ed intelligenza l'incontro.
L'orgoglio è l'incontrario della presunzione, è il senso di pienezza di aver fatto una cosa bella, di aver faticato per ottenere un risultato importante come il laurearsi all' Università di Pavia.
L'orgoglio è la soddisfazione di avere fatto una cosa ben fatta, la Prof. Renata Crotti ha messo in rilievo un sentimento che diventa ricchezza nel corso della vita.
2) Il futuro "Quando divenni, nel 2019, Direttore della Clinica di Malattie infettive al San Matteo di Pavia" racconta il Prof. Raffaele Bruno " mi chiamò il Prof. Rondanelli per congratularsi e mi disse: chiamami perchè dobbiamo parlare del futuro..."
Un uomo più che novantenne, un'eccellenza della Medicina, infettivologo, riconosciuto in tutto il mondo per la sua profonda professionalità, i suoi studi e le sue ricerche sull'Aids, la sua umanità e conoscenza della scienza, Direttore della Clinica della Clinica di Malattie Infettive all'Ospedale San Matteo di Pavia, guardava avanti: al futuro. Un insegnamento di vita straordinario, perchè la vita va vissuta così, guardando al futuro, sempre, a qualsiasi età, questo significa non solo amare la propria professione, ma amare la vita. Significa essere un'eccellenza.
3) "L'importanza della visione di chi ci ha preceduto" di cui parla il Prof. Alessandro Venturi, presidente della Fondazione IRCCS Ospedale San Matteo di Pavia.
"La capacità e l'efficienza in cui è stata affrontata la pandemia all'Ospedale San Matteo di Pavia", come racconta il Prof. Venturi, "è merito anche di figure come il Prof. Elio Guido Rondanelli, che hanno saputo creare un patrimonio di conoscenza medica ed umana indistruttibile".
4) Le lacrime della figlia Mariangela Rondanelli. Il Prof. Rondanelli , morto a fine febbraio di quest'anno, avrebbe compiuto 97 anni fra qualche giorno, il 9 maggio.
Quelle lacrime hanno riempito di emozione un incontro commovente e sincero, è importante non solo lasciare un patrimonio scientifico di importanza fondamentale, ma essere un uomo umanamente straordinario e quelle lacrime ne erano la testimonianza.
L'evento, ricco di interventi preziosi ( Prof. Marco Benazzo , Preside della Facoltà di Medicina dell'Università di Pavia, Prof. Lorenzo Minoli, "La clinica della Malattie Infettive, la figura di Elio Rondanelli", di testimonianze di allievi : Prof. Fredy Suter, Prof.Giampiero Carosi, Prof Paolo Grossi) ha dato vita ad una serata speciale che ha arricchito la testa e il cuore.
Ecco il video dell'evento:
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