Passa ai contenuti principali

Si festeggia a Pavia....304° Compleanno di Maria Teresa d'Austria

Seguendo l'evento on line del 13 maggio " Maria Teresa e...le altre. Donne di successo laureate all'Università di Pavia danno voce all'Imperatrice" mi ha colpito , durante tutta la serata, come questa donna di potere, ricordata con interessantissimi interventi da illustri ospiti ( Francesco Svelto, Rettore dell'Università di Pavia, Carlo Rossella, Presidente dell'Associazione Laureati UniPV, Alessandra Ferraresi, Università Pavia: "L'Austria e Pavia: La Riforma Teresiana", le "voci"  dell'Imperatrice Diana Bracco imprenditrice del settore farmaceutico, Paola Viti Finzi, unico ProRettore vicario donna dell'UnivPV, Giovanna Bertazzoni  vice- chairmain Dipartimento dell'Arte del XX e XXI secolo, Christie's -Londra, Giovanna Mazzocchi, imprenditrice del settore dell'editoria, Paola Bonandrini, senior vice presidente impianti SNAM, Monica Sala Direttore del Dipartimento dell'Educazione dell'Istituto Pasteur-Parigi) mi faceva venire in mente la parola femminilità.
Maria Teresa d'Austria è stata l'artefice di "Una forte rinascita dell'Università di Pavia, nella seconda metà del settecento, sia a livello nazionale che europeo...." come ricorda la Prof.ssa Renata Crotti, docente di Storia medievale, giornalista, scrittrice, Segretario Generale dell'Associazione Laureati che ha  introdotto, coordinato l'evento da lei ideato con la solita intelligenza e grazia rendendolo un patrimonio culturale, alimentando il desiderio di cultura, di capire chi siamo stati.
Solo una donna che manteneva intatta la sua parte femminile, accanto ad immenso potere, era in grado di volere una Riforma così lungimirante, perchè le appartiene, a mio parere, non solo un'apertura culturale notevole, ma un'attenzione ed una cura prettamente  femminile nello stabilire i ruoli. 
"Il Professore solo dopo tre anni , a norma della sua condotta sarà perpetuo..."
"Gli scolari devono sottostare alla piena , ma discreta subordinazione e obbedienza al Professore..." 
I Professori devono " scortare nel loro cammino gli studenti....." 
Le letture di Diana Bracco, Paola Viti Finzi, Giovanna Bertazzoni, Giovanna Mazzocchi, Paola Bonandrini, Monica Sala laureate all'Università di Pavia, eccellenze dell'Italia di oggi, non ci portano solo alla conoscenza della Riforma Teresiana, ma parlano anche del luminoso cammino dell'Università di Pavia dai tempi di Maria Teresa d'Austria,  sviluppo che Carlo Rossella, Presidente dell'Associazione Laureati UnivPV, si augura sempre più in estensione.  
 " Maria Teresa d'Austria ha avuto un'educazione femminile, nonostante non avesse fratelli maschi e quindi destinata al trono, amava la danza, la musica, non fu educata a governare..." racconta Alessandra Ferraresi.
Questa femminilità, mai trascurata, le ha dato, forse, una marcia in più per far rinascere l'Università di Pavia, con il Piano di Riforma firmato nel 1771 e nel 1773 riuscendo a renderla così famosa da attirare "personalità eccellenti come docenti o frequentatori: Carlo Goldoni, Alessandro Volta, Cesare Beccaria, Lazzaro Spallanzani , Antonio Scarpa, Luigi Brugnatelli, Giovanni Brambilla"....ricorda  Francesco Svelto, Il Magnifico Rettore dell'Università di Pavia augurandosi che l'Università raggiunga "la parità di genere, presupposto per un pieno sviluppo".  
La conclusione di Giovanna Mazzocchi che ricorda "Maria Teresa ha avuto  ben sedici figli" e, aggiunge Alessandra Ferraresi, "di cui  dieci vivi", mette in luce un altro fattore importante di questa  donna così potente e così femminile: Maria Teresa si è sposata per amore con Francesco Stefano di Lorena, e lei lo ha incoronato Imperatore.

Ecco il video dell'evento:

Commenti

Post popolari in questo blog

Le canzoni di Augusto Forin

 La musica smuove sentimenti che a volte teniamo quasi nascosti nella nostra anima. Fa tornare a galla emozioni dimenticate, sensazioni sconosciute, lacrime e sorrisi.... Le canzoni di Augusto Forin, fondatore, insieme alla compagna Patrizia Biaghetti del movimento culturale "Agitatori Culturali Irrequieti Gian dei Brughi", hanno un calore speciale. Perchè dietro alla poesia dei testi, alla bellezza della musica, c'è  non solo un musicista, un poeta, ma un uomo speciale. Dovrei dire " c'era", perchè Augusto se ne è andato troppo presto, a 66 anni, alla fine dell'anno scorso. Ma quando nella cassetta della posta ho trovato il CD "Aspirina Metafisica" , un regalo inaspettato, ascoltandolo ho sentito il calore non solo della buona musica, ma di una persona perbene, che guardava alla vita con amore e con la profondità di chi ama gli altri raccontando la vita di ogni giorno. "Amanti distratti" e poi "Scusa"...."Come le bugie

Alla riscoperta del grande cinema a Fregene : la casa di Federico Fellini

  Percorriamo in bicicletta, Monica ed io, i vialetti di Fregene, alla ricerca della casa di Federico Fellini e Giulietta Masina, in Via Portovenere. Eccola! C'è un pò di emozione in noi, perchè tutto quello che riguarda il grande Maestro emoziona ed immaginare che, in un periodo della sua vita, abbia vissuto in questa casa, passeggiato nel giardino, pensato i suoi magici film, creato i suoi disegni ci fa muovere quasi con circospezione al di là del cancello, come se il Maestro fosse ancora lì e noi lo potessimo disturbare. Federico Fellini e Giulietta Masina misero su questa casa nel 1961, come racconta la stessa Masina a Costanzo Costantini. La grande coppia si innamorò di Fregene verso la fine degli anni cinquanta e decisero di comprarsi la casa dove trascorsero periodi sempre più lunghi. Diventata troppo piccola, perchè "affollata" dai moltissimi amici del mondo del cinema, nel 1966, comprarono un terreno dove costruirono una grande villa a due piani a Via Volosca 1

Mariella Arnulfo: la cultura in banca

Rivedo la Dott.ssa Mariella Arnulfo in una tiepida mattinata romana a Porta S. Pancrazio. Roma sa regalare un cielo azzurro, un'aria ancora incerta fra la Primavera e qualche residuo di inverno,  rendendo l'incontro ancora più piacevole. La Dott.ssa Arnulfo è stata Direttrice della sede Rai2 di Unicredit e la sua particolarità, ogni volta che entrava qualcuno, era l'accoglienza. Il sorriso aperto, lo sguardo chiaro e diretto rendevano a ciascuno di noi, che usufruivamo della sua competenza, più piacevoli e avvicinabili  i "misteri" bancari.Sembra che in lei ci sia una perfetta fusione di un padre piemontese e una madre siciliana: rigore e solarità. Era, ed è, amica di tutti. Da due anni in pensione ha mantenuto la sua leggerezza che accompagna la profonda carica umana. L'altro per lei è qualcuno da scoprire, al quale attingere, creare un rapporto umano l'attrae più che essere, come è stata, una perfetta e brava Direttrice di banca. I numeri, con i quali ha