"Solo un foglietto con un nastro adesivo che indica il suo nome..." l'urlo di dolore di Daniele di fronte alla bara di suo padre " che ne so io che mio padre è lì dentro...non l'ho visto..." continua lo sfogo amaro con la compagna Silvia...
Antonio, il padre di Daniele, aveva 74 anni, è salito sull'ambulanza con le sue forze e le complicazioni da Covid lo hanno ucciso in poco tempo, solo, lontano da sua moglie e dai suoi figli.
Era un uomo buono, amava la sua famiglia, le sue caprette, il suo olio e il suo miele, amava anche il cicaleccio del suo paese, vicino Roma, si divertiva a raccontarne le storie con Daniele e gli altri figli, il dannato Covid ha spazzato via tutto.
A Daniele non è stato permesso di chiudere in modo naturale il cerchio della vita, quando un figlio diventa padre del proprio padre, lo consola , gli prende la mano, gli dice : " Papà non ti preoccupare passerà, vedrai...." come quando il padre alzava da terra il figlio, bambino piangente con le ginocchia sbucciate: " Non è niente Daniele...."
Daniele vorrebbe tornare bambino e sentire quell'abbraccio protettivo, ma non può. Va a lavorare per non pensare, le gambe sono fiacche, stringe la mano di Silvia per cercare conforto, ma è difficile.
La storia di Antonio è, purtroppo, la storia di tanti, famiglie spezzate non solo dalla morte, ma anche dal pensiero della solitudine con cui i loro cari sono morti, con solo i premurosi medici al loro fianco. L'unica arma per portarci fuori da questa tragedia è il vaccino, lo hanno capito i novantenni, gli ottantenni, quelli un pò più giovani che si sottopongono con pazienza alla vaccinazione, quelli che ora sono smarriti, ma guardano fiduciosi ad un mondo libero dal Covid.
Daniele ha dovuto affrontare anche la quarantena quando il padre era all'ospedale: dolore si è unito al dolore, senso di impotenza, rabbia, sconforto per non poter far nulla per il tuo caro che soffre in solitudine.
Non solo la famiglia di Daniele piange Antonio, lo piangono tutte le persone che lo hanno conosciuto, un intero paese ...le caprette, perchè gli uomini buoni hanno un profumo speciale che rimane con noi.
Quello che Daniele non sa è che all'improvviso sentirà le gambe più forti, lo sguardo sarà più fermo, la vita lo riprenderà per mano, perchè i padri, le madri non abbandonano mai i figli, anche quando se ne vanno e Daniele riuscirà a chiudere il cerchio della vita perchè capirà che il padre lo ha sentito vicino ed ancora una volta lo farà alzare da terra e gli dirà: " Dai Daniele, non è niente......"
E Silvia continuerà a conservare gelosamente l'ultimo vasetto di miele che Antonio le ha regalato.
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