Framura ha una dolcezza già nel nome, pronunciandolo si scioglie in bocca come una squisita caramella.
A picco sul mare, sulla costa ligure, a ridosso della Cinque Terre, racconta la sua storia, ed Elena Pongiglione, pittrice, illustratrice, scrittrice, suo il libro "Favole di Framura" al quale Italo Calvino diede un parere entusiasta, quella storia la conosce bene.
Nata a Genova, ha trascorso le vacanze fin dall'infanzia scorrazzando fra le stradine di Framura, sostenendo battaglie con i "maschiacci" della zona dalle quali ne usciva malconcia, ma mai sconfitta, ha saputo sottolineare la dolcezza di Framura con la sua arte eccelsa creando questo biglietto di auguri o di invito per il Comune di Framura.
Il paesaggio, la terra, il mare, l'antichità, il venirsi incontro del contadino e della donna, sono rappresentati in modo così perfetto ed incisivo dalla Pongi, come viene chiamata da chi conosce ed ama non solo la preziosa artista, ma una straordinaria creatura, da far sì che chi lo guarda e lo ammira "vive" il disegno dal di dentro, come se facesse parte dell'opera, la grazia del movimento delle figure, il tocco magico ed esclusivo di Elena Pongiglione, parla di una serenità, con tutte le complicazioni ed i dolori della vita, immobile nel tempo.
Ed allora, quando arriverà un biglietto di auguri dal Comune di Framura o di invito ad una delle tante iniziative culturali che riempiono la vita di Framura, arriverà, con l'arte della Pongi, quel profumo particolare che invade il paese, quei colori radiosi delle Cinque Terre, che a Framura sono un pò più vividi, quel rumore di passi per le stradine che, anche se in salita, non scoraggiano chi le percorre, perchè gli scorci, le antiche torri, la chiesa sono un tale spettacolo per gli occhi e per l'anima che la fatica, se così si può chiamare, si annulla.
Le pieghe del vestito della donna con il cesto sulla testa, così come i pantaloni "alla zuava" del contadino, tracciate dalle mani magiche dell'artista rara Elena Pongiglione, ci raccontano il cammino della vita, diverso ed uguale ieri ed oggi.
Ed il biglietto diventa un passaggio di testimone fra antico e moderno, un'apertura solare verso il futuro, perché la vita mischia sofferenza e bellezza.
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"Biglietto" di Elena Pongiglione |
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