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Silvano Agosti.... Azzurro Scipioni

 " Gli esseri umani sono tutti uguali , ma è la loro diversità che li rende unici e grandi".
Queste parole chiudono il trailer di presentazione della rassegna dedicata a Silvano Agosti, sulla piattaforma " MioCinema",  e rappresentano alla perfezione l'opera del grande regista, fondatore del cinema Azzurro Scipioni nel 1982, punto di riferimento culturale a Roma, nella zona Prati, senza uguali.
"84.000 persone" racconta Agosti nella intensa intervista con Gianni Amelio " hanno conosciuto, in quasi 40 anni, il cinema d' autore grazie al cinema Azzurro Scipioni...."
Il cinema, purtroppo, non ha retto al disastro che si è abbattuto sulla cultura a causa del Coronavirus, ed  ha chiuso definitivamente nonostante i tentativi di Agosti per tenerlo in vita.
L'intervista, sulla piattaforma "MioCinema", non è solo la presentazione della rassegna che racchiude dieci importantissimi titoli ( Il giardino delle delizie, N.P. Il segreto, Nel più alto del cielo , Quartiere, Uova di garofano, L'uomo proiettile, Il fascino dell'impossibile, La ragion pura, La seconda ombra, Ora e sempre riprendiamoci la vita), ma un dialogo fra due grandi del cinema, due poeti, oltre che due immensi registi che parlano di vita, imbevuti  d'amore non solo per il cinema, ma per la bellezza, per la vita, entrambi con una  rara capacità di comprendere e "accogliere" l'altro, con un amore infinito, quasi religioso, nei riguardi della donna: "La donna è l'unico vero avversario verso ogni forma di potere..." le parole  di Silvano Agosti, filosofo, scrittore, oltre ad essere sceneggiatore, montatore ( suo il montaggio, con uno pseudonimo, de  "I pugni in tasca" di Marco Bellocchio), direttore della fotografia. 
Nei suoi film e nel suo pensiero l'amore è sempre visto non come possesso, come ricerca di una posizione sociale, ma come incontro di anime libere di amarsi: "Ti amo perchè esisti...." sottolinea così l'essenza dell'amore il regista.
Silvano Agosti ha raccontato anni che a volte sono stati troppo presto tacciati " solo" di contestazione, come il 1968, o di terrorismo gli anni ottanta, ma sono stati anche anni di fermento culturale, di desiderio di felicità, di ricerca di " riprendersi la vita" che con la violenza non aveva  nulla a che fare, pieni di voglia di stare meglio su questa terra, nel rispetto delle diversità.
Ecco perchè rivedere i film di Silvano Agosti, e ben venga questa rassegna voluta dall'ottima  LuckyRed : "I film saranno presenti sulla piattaforma per un anno" dice Georgette Ranucci, per riprendere un racconto pieno di poesia ed anche di "religiosità".


Da "Il fascino dell'impossibile" di Silvano Agosti




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