E' più complicato essere allegri di questi tempi. Eppure ci sono ricordi di profumi, sapori, piccoli gesti che nascondono una profondità inaspettata e che aprono le porte all'allegria, come la pastiera di Paride.
Paride ha fatto del suo negozio di parrucchiere, a Vicolo della Campana, nel cuore di Roma, un luogo dove l'accoglienza la fa da padrone ed il far sentire bene chi entra è un imperativo categorico.
Il Covid non è stato tenero verso chi ha questa attività (come per molte altre purtroppo), ma dopo il lockdown dell'anno scorso, Paride è riuscito da subito, insieme al suo ottimo e perfetto staff, Federico, Lucia, Anna, Luca a ricreare un'atmosfera di serenità, nonostante le preoccupazioni, il danno economico subito e l'attenzione alle norme.
Lo conosco da moltissimi anni, la stima ha dato spazio all'amicizia, ma il modo, l'onestà ed il coraggio con cui ha ripreso l'attività mi hanno fatto comprendere ancora di più lo spessore della persona.
L'allegria è alla base della nostra amicizia, spesso mi saluta con un : " Mi raccomando, qualsiasi cosa hai bisogno noi siamo qui, telefona...." che poi è diventato : " qualsiasi cosa hai bisogno....non telefonare"....perchè il sorriso non ti abbandoni.
Paride ogni anno a Pasqua parte con la bella famiglia e va a Caserta sua città natale, dove vivono suo padre e sua mamma, la famiglia Matarazzo senior, e dove è cresciuto nel negozio di barbiere del padre imparando i primi segreti del mestiere che lo hanno reso un parrucchiere di successo.
Rientra carico di squisite pastiere, create dalle abili mani della mamma, che, da vera partenopea, è imbattibile in questa arte e le poggia, in bella vista, nel banco posto appena si entra nel negozio.
E' un gesto di condivisione che va oltre il saper accogliere gli ospiti, Paride possiede una discrezione attenta al cliente che si sottopone alle sue cure, è un voler scaldare l'anima con la tradizione napoletana, perchè dividere una fetta di pastiera è come prendersi per mano complici dell'allegra golosità infantile.
L'anno scorso, causa lockdown da Coronavirus, la pastiera non c'era e non ci sarà neanche questo anno, non possiamo viaggiare, ma non importa sentiremo il suo profumo, perchè è quello dell'amicizia, sentiremo la sua bontà, perchè è quella dell'abbraccio virtuale, e aspetteremo l'anno prossimo: entreremo nel negozio, vedremo le pastiere in bella mostra, penseremo che l'incubo è veramente finito e l'allegria spazierà perchè non si è mai spenta, grazie anche alle pastiere!
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