Un bagliore giallo ferma la nostra camminata a Villa Pamphili.
Arrivata, in anticipo sui tempi, discreta ed allegra, con i fiori di velluto ancora piccoli, eccola!
In una giornata limpida, incastonata fra due cariche di pioggia, mostra la sua bellezza e sembra voler rassicurare che il ciclo della vita non si ferma, la natura continua il suo corso.
E' come l'amicizia, che sta lì, a volte sembra nascosta, ma ti sostiene quando hai un dolore grande e punti i piedi per andare avanti, quando condividi la gioia della vita, dei colori, quando racconti un segreto, perchè sai che ti avvolge nel suo calore.
Non c'è nulla di più raro e prezioso dell'amicizia, azzera gli odiatori, quelli che non hanno motivo per farlo, se non il perverso piacere di farlo, gli invidiosi, entra nella tua anima, la placa, accompagna le tue capacità e la tua forza con gioia, non ti abbandona anche quando ti allontani, come la mimosa che continua a seguirti con il suo profumo penetrante.
Riprendo a camminare per i vialetti di Villa Pamphili con i miei amici, il Coronavirus è dimenticato, o almeno messo da parte, ce lo ricordano le mascherine, attraverso le quali passano le nostre voci, il desiderio di raccontarci, la risata complice.
Con quel suo fiorire inaspettato, quasi forzato, la mimosa sembra riflettere il nostro stato d'animo: mordiamo i freni, la voglia di libertà è tanta, ma dobbiamo ancora nasconderci fra le foglie, ripararci per esplodere in quel desiderio di vita che, speriamo, ci attende.
Guardo i miei amici, la bellezza dell' amicizia si mischia al bagliore della mimosa ed il passo continua sicuro.
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