Passa ai contenuti principali

L'ironia di Claudio G. Fava: un autore "attore"

Claudio G. Fava non è stato solo il raffinato e profondo critico cinematografico, il dirigente di Rai 2 innovatore e geniale, lo scrittore con una cultura enciclopedica, il conduttore dell'indimenticabile "Cinema di notte" che ha cresciuto una generazione di appassionati di cinema, ma è stato anche l'autore e conduttore di programmi di Rai 3 e di Rai 2, insieme a Gloria De Antoni e Oreste De Fornari,  come "I perdenti" e"Le infedeli", ma anche " La principessa sul pisello".....
I programmi, andati in onda negli anni '90,  si svolgevano in un finto Commissariato dove l'ospite di turno si dichiarava perdente ( nel caso di "I perdenti") o infedele ( "Le infedeli" ) e dopo l'interrogatorio e la verbalizzazione della confessione da parte dei due commissari ( De Antoni e Fornari), Claudio G. Fava, che interpretava magnificamente il giudice, emanava la sentenza. 
L'ironia, l'intelligenza , la profonda cultura di Fava, ma anche la capacità di mettersi in gioco, di saper ridere di stessi in un ruolo comico, offriva uno spettacolo esilarante.
Il grande Claudio G. Fava, che incontravo nei corridoi della Rai (  ho parlato spesso in questo blog  della mia amicizia con lui e sua moglie, l'altrettanto geniale artista Elena Pongiglione), con la sua eleganza e rara educazione, incollava davanti allo schermo milioni di spettatori facendo ridere, sia  con i suoi giudizi acuti, ma anche con la capacità e semplicità di porsi come era veramente: un uomo che non si è mai preso troppo sul serio. E questo credo che sia una dote solo dei Grandi.
Fava avrebbe compiuto 91 anni  ad ottobre, lo si vorrebbe ancora tra noi per partecipare alla sua sapienza, ma soprattutto per godere della gentilezza, della sensibilità d'animo, della generosità intellettuale di cui era carica la sua personalità.
Uno degli ospiti di " I perdenti", fu Vittorio Gassman, altro grandissimo dove l'ironia la fa da padrone. Pensate, Gassman che accetta di partecipare ad un programma dove si definisce "perdente",  dicendo di se stesso, anche se per gioco, " sono intelligentissimo, ma non capisco niente...."
Uomini irripetibili.











Commenti

Post popolari in questo blog

Matteo: un giovane "reporter"

Matteo Iacopini ha 15 anni, negli occhi la luce di un'intelligenza vivace, ma anche i barlumi di una fanciullezza appena lasciata : scuri e vivaci, scrutano l'intervistato, pronto ad ascoltare e, se è il caso, a ribattere. Sì perchè Matteo ha una passione, intervistare, raccontare: vuole essere un reporter. Ha cominciato per gioco a 13 anni,  andando con gli amici a Ponte Milvio, anzi a Ponte " Mollo" come lo chiama lui e i "vecchi" romani, quelli proprio "de Roma" e facendo le sue prime interviste. E adesso " per Matteo è diventato un lavoro" mi racconta il padre, l'Avvocato Luca Iacopini, da lui Matteo ha ereditato l'acutezza e la rapidità, ma sicuramente anche la mamma Valentina Temperini ha messo del suo in un figlio così "speciale". Studia, ma quel correre a cercare le curiosità, i pareri dei suoi coetanei  e dei passanti sui più diversi argomenti è diventata la parte centrale della sua vita, Matteo si considera un ...

Alla riscoperta del grande cinema a Fregene : la casa di Federico Fellini

  Percorriamo in bicicletta, Monica ed io, i vialetti di Fregene, alla ricerca della casa di Federico Fellini e Giulietta Masina, in Via Portovenere. Eccola! C'è un pò di emozione in noi, perchè tutto quello che riguarda il grande Maestro emoziona ed immaginare che, in un periodo della sua vita, abbia vissuto in questa casa, passeggiato nel giardino, pensato i suoi magici film, creato i suoi disegni ci fa muovere quasi con circospezione al di là del cancello, come se il Maestro fosse ancora lì e noi lo potessimo disturbare. Federico Fellini e Giulietta Masina misero su questa casa nel 1961, come racconta la stessa Masina a Costanzo Costantini. La grande coppia si innamorò di Fregene verso la fine degli anni cinquanta e decisero di comprarsi la casa dove trascorsero periodi sempre più lunghi. Diventata troppo piccola, perchè "affollata" dai moltissimi amici del mondo del cinema, nel 1966, comprarono un terreno dove costruirono una grande villa a due piani a Via Volosca 1...

BUONA SANITA': cronaca di un intervento chirurgico all'Ospedale Sant'Eugenio

Arrivo all'ospedale Sant'Eugenio di Roma con un po' di timore perché quando si entra negli ospedali non si sa mai quello che si può trovare, troppi episodi di malasanità ci hanno messo sul chi va là ed invece...Mi hanno chiamata per fare le analisi in vista di un intervento all'occhio ( cataratta). Puntuale alle 7.20 ( mi avevano detto 7,30) sono davanti alla stanza 12 del Reparto Oculistica diretto dal Prof. Romolo Appoloni. In un corridoio si aprono le stanze dove veloci e professionali infermiere ti chiamano, dopo averti dato l'apposito numeretto, per il prelievo del sangue, l'elettrocardiogramma e la visita oculistica. Mentre un paziente fa il prelievo, un altro esegue l'elettrocardiogramma e un altro ancora la visita oculistica. Tutto si svolge all'insegna dell'ordine e dell'organizzazione. Alle 8 ero fuori dall'ospedale notando come questa efficienza avesse trasmesso tranquillità, non solo a me, ma a tutti i pazienti, che comunque dov...