"I Miserabili", opera prima del regista francese Ladj Ly, classe 1978, è un film avvincente, l'ottima regia ed il montaggio incalzante fanno seguire il racconto dalla prima all'ultima inquadratura con il fiato in gola.
L'ho visto su MioCinema, la piattaforma digitale, dove è disponibile da oggi 18 maggio, doveva uscire a marzo nelle sale, purtroppo il Coronavirus ha bloccato il cinema. In attesa della riapertura delle sale cinematografiche il 15 giugno, grazie all'ottima iniziativa della Lucky Red , la casa di produzione e distribuzione di Andrea Occhipinti , il buon cinema, il cinema d'autore, entra nelle nostre case. Girato a Montfermiel, la stessa periferia di Parigi dove Victor Hugo ha ambientato i suoi "Miserabili", racconta una lotta fra bande rivali, ragazzini, uomini appartenenti a diverse religioni dove si muove una squadra di poliziotti, pronti a sconfiggere il crimine ad ogni costo. La violenza delle bande , ma anche della squadra anticrimine, dove si inserisce Stèphane , il bravissimo Damien Bonnard, il poliziotto che mantiene un'umanità e un senso della giustizia che gli altri due, Gwada e Chris, gli ottimi Djbril Zonga e Alexis Manenti, sembrano perdere, da vita ad un thriller che lascia senza fiato. Il film si dipana, privo di qualsiasi retorica sul bene e sul male, come una danza rap, anche se la colonna sonora non ha nulla a che vedere con il rap, ma sottolinea con forza il dramma della storia. Finale superlativo, che ti lascia con il cuore in gola.
Il senso del film è tutto nella frase del grande Victor Hugo, che scorre, giustamente, nei titoli di coda :
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