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Bebe Vio.... Dietro le quinte di "Uno Mattina Storie vere"

Ho conosciuto Bebe Vio, schermitrice, campionessa paralimpica di fioretto, nel 2012, in occasione di un'intervista per "Unomattina Storie Vere".
Bebe si stava allenando nella palestra dell'Acqua Acetosa, a Roma, era in carrozzella, nel 2008 l'aveva colpita la terribile malattia, meningite, per salvarla i medici erano stati costretti ad amputarle le gambe e gli avambracci. La forza con cui affondava la sua "arma", nonostante le protesi, mi colpì subito. Mi avvicinai, sapevo che l'intervista non sarebbe stata facile, Bebe aveva allora 14 anni, stava per compierne quindici, e lottava con una cosa più grande di lei, ma possedeva una determinazione e un coraggio rari in un'adolescente. Lo sguardo di Bebe non lo dimentichi. Mi guardò, anzi mi scrutò con i suoi bellissimi occhi chiari, voleva capire chi ero, sembrava voler prendere le misure, decidere se "affidarsi". Adesso è una campionessa famosa e brava a districarsi nelle interviste, allora era quasi una bambina. La mamma mi aveva avvertito: " Farà l'intervista solo se lo decide lei". E decise di farla. Mi raccontò della sua malattia con una naturalezza  che mi lasciò di stucco: " Sembrava un'influenza, mia sorella l'aveva appena avuta...." E invece no, era meningite. Bebe tirava di scherma da quando aveva cinque anni e decise subito di andare avanti...La sua fierezza non chiedeva pietà: non ne aveva bisogno. Mi spiegò l'uso delle protesi e mi raccontò della Fondazione che aveva creato con i suoi genitori Art4sport ( si può donare il cinque per mille) l'Onlus fondata per aiutare i bambini che avevano subito amputazioni a praticare sport.
L'intervista fu realizzata a gennaio del 2012 : " Non faccio in tempo a partecipare alle Olimpiadi di Londra di agosto" mi disse "ma voglio allenarmi per  quelle di Rio de Janeiro del 2016". Ha partecipato ed ha vinto: medaglia d'oro. Quello sguardo non lasciava dubbi: Bebe fa quello che decide. Rispose ad una mia domanda: " La cosa che desidero di più è gareggiare in piedi".
Finita l'intervista Bebe riprese gli allenamenti, con la sua "zazzera" di capelli biondi, il sorriso che non ammetteva repliche, ti faceva dimenticare che aveva le protesi...
Uscì dalla palestra ed intervistai la mamma Teresa, mi colpirono la sua dolcezza, che non nascondeva  la stessa determinazione della figlia, ne parlava come un'adolescente, con i suoi problemi "normali", nonostante le gravi amputazioni, come una ragazza che si affacciava alla vita : " Essere la mamma di Bebe " mi raccontò al microfono " è molto impegnativo...". Mi descrisse il bellissimo rapporto di Bebè con la sorella ed il fratello, pieno di amore, ma anche di litigi come si conviene fra fratelli..
Bebè ce l'ha fatta per le sue doti straordinarie, ma anche perchè ha una famiglia che l'ha avvolta di un amore intelligente, la mamma Teresa, il papà Ruggero, la sorella Sole e il fratello Nicolò che, insieme a lei  non si sono mai arresi.
Bebe Vio non finirà di stupirci.



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