Ho trascorso l' infanzia, periodo importantissimo della vita, in Brasile, (i miei genitori italianissimi, papà, ingegnere, si trasferì a S. Paolo per lavoro), e mi è sempre rimasto in mente il modo in cui i brasiliani si salutavano, anche incontrandosi casualmente per strada : un abbraccio non formale ma sentito, il vero abbraccio, con un'affettuosa pacca dietro le spalle e le guance che si incontrano per un bacio.
La frase di saluto fra i due amici o conoscenti era magnifica, dicevano rispondendo al "Come stai?", "Todo è azul", che significa "Tutto è azzurro", qualcosa di più profondo del nostro " bene" , un'apertura ed un ottimismo verso la vita con le sue contrarietà e difficoltà.
In questi tempi, dilagando il Coronavirus, bisogna mantenere le distanze, niente abbracci, strette di mano ( così importanti), baci, gesti eleganti e da "gentleman" come il baciamano, la carezza... ci si saluta da lontano....
In questi tempi, dilagando il Coronavirus, bisogna mantenere le distanze, niente abbracci, strette di mano ( così importanti), baci, gesti eleganti e da "gentleman" come il baciamano, la carezza... ci si saluta da lontano....
Ma quell'apertura, quel trasmettere la propria amicizia ed il proprio affetto deve continuare a passare fra le persone che si amano, che sono amiche, che si sono semplicemente simpatiche, con il linguaggio dei nostri occhi , del nostro sorriso, della nostra mente.
Quell'abbraccio brasiliano, anche se virtuale, deve rimanere.
Il coronavirus passa e non deve fare più danni di quelli che sta facendo.
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