Mi è capitato, in questi giorni, di ammirare un corto horror: " The Amulet of fear" di Andrea Ricca , arrivatomi su twitter. Per qualche minuto mi sono dimenticata della paura che sta infondendo nel mondo il Coronavirus e mi sono fatta trascinare dalla " paura" del cortometraggio che racconta la materializzazione di un mostro alieno legato al ritrovamento di un talismano. Il terrore che si diffonde sul viso della bravissima Ludovica Ferraro è diventato mio, e la sua difficile fuga dal mostro, cercando di sbarrare le porte di casa, si è trasmessa in me dilagando in una paura quasi liberatoria.
Andrea Ricca, regista salernitano, che ha partecipato a moltissimi Festival Internazionali come il Short Horror of Fantasy Film, mostra tutta la sua bravura in questo corto horror, genere di cui è maestro, catturando, sul canale you tube, quasi 40 milioni di follower ." The Amulet of fear" mischia al terrore un tocco di poesia: la materializzazione e la scomparsa del mostro, che si accartoccia su se stesso, sembra un balletto e le espressioni di paura dipinte sul viso di Ludovica Ferraro hanno, in alcuni momenti, una purezza fanciullesca.
Perchè abbiamo il bisogno di cercare e di "ammirare"la paura ( innumerevoli Maestri del cinema dall'immenso Alfred Hitchcock a Dario Argento ce lo insegnano) nei film, nei libri, quando si vive tranquillamente? Un modo di esorcizzare le paure reali ( come quella odierna purtroppo del Coronavirus) ? Vederle rappresentate e non viverle , se non virtualmente sono uno sfogo dell'animo umano, molto spesso legato anche da finte paure?
Comunque un plauso ad Andrea Ricca che, giocando con la sua bravura e il 3D ci allontana, per qualche minuto, dalla paura reale di questi giorni.
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