Qualche anno fa mi capitò di intervistare per "UnoMattina", prima che si ammalasse, l'indimenticabile, scrittore, regista, attore, poeta, Luciano De Crescenzo. Chiacchierando prima dell'intervista, lo ringraziai per il bel capitolo che aveva dedicato, nel suo libro "Storia della Filosofia Greca", edito da Mondadori, al mio prozio Renato Caccioppoli, il famoso matematico napoletano che lasciò una traccia indelebile negli studi di analisi matematica, genio riconosciuto in tutto il mondo, figlio di Giuseppe, un chirurgo napoletano e di Sofia Bakunin, la figlia del filosofo rivoluzionario russo Michail Bakunin. Vidi il viso di Luciano De Crescenzo (studente della Facoltà di Ingegneria di Napoli era stato allievo di Caccioppoli) illuminarsi e poi commuoversi: " Lei deve esserne molto orgogliosa perchè è la nipote non solo di un Genio, ma soprattutto di un uomo che aveva un grande cuore ed un'umanità straordinaria. Noi studenti passavamo le notti a passeggiare con lui per le vie di Napoli ascoltandolo rapiti per le sue parole, parlava di tutto, il suo sapere era immenso...." Il giorno dopo mi fece recapitare in redazione il libro con la sua dedica sulla foto di Renato Caccioppoli che introduceva il capitolo.
In questi giorni in cui la paura del Coronavirus si diffonde con una velocità superiore ai contagi mi sono venite in mente le parole di mio zio ( gli ultimi giorni di vita di Caccioppoli furono raccontati nel bel film di Mario Martone "Morte di un matematico napoletano") che De Crescenzo riporta nel libro.
Racconta lo scrittore: " Una notte, verso l'una, lo trovai seduto sugli scalini di Santa Caterina.Pensai che si sentisse male e gli chiesi se avesse bisogno di qualcosa. Mi invitò a sedere accanto a lui. Poi mi parlò del potere terapeutico della misura. Disse: "quando hai paura di qualcosa cerca di prendere le misure e ti accorgerai che è poca cosa". Credo che fosse ubriaco, non per la massima che era eccezionale" conclude De Crescenzo " ma perchè mi diede del tu".
Circoscrivere la paura , tenerla sotto controllo, prenderne le misure appunto, forse è uno dei migliori antidoti al Coronavirus.
In questi giorni in cui la paura del Coronavirus si diffonde con una velocità superiore ai contagi mi sono venite in mente le parole di mio zio ( gli ultimi giorni di vita di Caccioppoli furono raccontati nel bel film di Mario Martone "Morte di un matematico napoletano") che De Crescenzo riporta nel libro.
Racconta lo scrittore: " Una notte, verso l'una, lo trovai seduto sugli scalini di Santa Caterina.Pensai che si sentisse male e gli chiesi se avesse bisogno di qualcosa. Mi invitò a sedere accanto a lui. Poi mi parlò del potere terapeutico della misura. Disse: "quando hai paura di qualcosa cerca di prendere le misure e ti accorgerai che è poca cosa". Credo che fosse ubriaco, non per la massima che era eccezionale" conclude De Crescenzo " ma perchè mi diede del tu".
Circoscrivere la paura , tenerla sotto controllo, prenderne le misure appunto, forse è uno dei migliori antidoti al Coronavirus.
Renato Caccioppoli, il professore geniale, insegna ancora....
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