"Un giorno di pioggia a New York" con la regia di Woody Allen, è un prezioso minuetto, un film, anzi una danza, scandita dal rumore della pioggia che si mischia alla bella colonna in un sottofondo che non raggiunge mai la malinconia. Timothée Chalamet, perfetto nei panni di Gatsby, innamorato della sua fidanzatina e di New York, un Allen giovane con la stesso stupore nei riguardi dei sentimenti che lo coinvolgono...ma anche pieno di romanticismo capace di fargli scegliere , alla fine, la strada giusta .... Elle Fanning, interpreta Ashleigh, la bella fidanzatina, giornalista, effervescente , deliziosa nella sua spontaneità e nel suo essere sexy con la gonnellina corta e il golfetto accollato stile fine anni settanta ...Selena Gomez , bravissima finta spavalda, che sembra capitata per caso in una storia che non la riguarda...Bravi tutti come Jude Law , lo sceneggiatore che vuole consolare il regista in crisi,un ottimo Liev Schreiber....Un intreccio di situazioni e personaggi che si attraggono e si perdono in situazioni surreali come solo Allen sa raccontare. La fotografia di Vittorio Storaro pennella magistralmente il film. Si sorride dall'inizio alla fine, spesso si ride, ed esci dal cinema con quella sensazione di leggerezza che sa trasmetterti il grande Woody Allen, ottantenne in splendida forma, che si conferma, ancora una volta, grande scrutatore dell'animo umano. Allen è capace di regalarci gioielli come "Un giorno di pioggia a New York", ribaltando il suo pessimismo cosmico in una romantica storia d'amore.
Matteo Iacopini ha 15 anni, negli occhi la luce di un'intelligenza vivace, ma anche i barlumi di una fanciullezza appena lasciata : scuri e vivaci, scrutano l'intervistato, pronto ad ascoltare e, se è il caso, a ribattere. Sì perchè Matteo ha una passione, intervistare, raccontare: vuole essere un reporter. Ha cominciato per gioco a 13 anni, andando con gli amici a Ponte Milvio, anzi a Ponte " Mollo" come lo chiama lui e i "vecchi" romani, quelli proprio "de Roma" e facendo le sue prime interviste. E adesso " per Matteo è diventato un lavoro" mi racconta il padre, l'Avvocato Luca Iacopini, da lui Matteo ha ereditato l'acutezza e la rapidità, ma sicuramente anche la mamma Valentina Temperini ha messo del suo in un figlio così "speciale". Studia, ma quel correre a cercare le curiosità, i pareri dei suoi coetanei e dei passanti sui più diversi argomenti è diventata la parte centrale della sua vita, Matteo si considera un ...
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