Passa ai contenuti principali

Dietro le quinte.....

Collaborava al programma un bravo regista, scrittore e critico di cinema e teatro. Bortolini lo chiamava il “minicritico” per la sua statura decisamente non alta. Uomo gentile, ma eccessivamente premuroso, mi invitava spesso a mangiare gelati che descriveva favolosi, soprattutto ne decantava uno, ineguagliabile, alla fragola, specialità di un famoso bar di Roma. I miei dinieghi erano puntuali. Un giorno scorsi in una stanza una ragazza della mia età , incuriosita l’avvicinai. Mi raccontò che collaborava alla tv dei ragazzi ( si chiamava così la fascia televisiva che produceva programmi dedicati a quell’età . Faceva capo a Paola De Benedetti). Come me era stata chiamata per una collaborazione temporanea. Eravamo le uniche due ragazze che lavoravamo con contratti, cosi detti “a termine”, nella struttura diretta da Marina Tartara . Facemmo amicizia , si chiamava Rosalinda, e ci raccontavamo le nostre impressioni da “pivelline” nei meandri della Rai, cercando di risolvere insieme alcune procedure burocratiche che non esiterei a definire “fantozziane”. Un giorno, con la confidenza che si instaura fra coetanee, le raccontai del “minicritico” che mi offriva gelati …Scoppiò a ridere! Scoprimmo così, che il personaggio , uscito dalla mia stanza dopo l’ennesimo diniego, entrava di filato nella stanza di Rosalinda invitandola a gustare i famosi gelati e sperando in un esito migliore … Da quel momento gli inviti non furono più motivo di imbarazzo e continuarono semplicemente a cadere nel vuoto…Confesso, però, che un giorno , passando davanti al bar tanto decantato, mossa dalla curiosità , entrai e mi ordinai un gelato alla fragola….devo riconoscerlo : era favoloso!....

Commenti

Post popolari in questo blog

Alla riscoperta del grande cinema a Fregene : la casa di Federico Fellini

  Percorriamo in bicicletta, Monica ed io, i vialetti di Fregene, alla ricerca della casa di Federico Fellini e Giulietta Masina, in Via Portovenere. Eccola! C'è un pò di emozione in noi, perchè tutto quello che riguarda il grande Maestro emoziona ed immaginare che, in un periodo della sua vita, abbia vissuto in questa casa, passeggiato nel giardino, pensato i suoi magici film, creato i suoi disegni ci fa muovere quasi con circospezione al di là del cancello, come se il Maestro fosse ancora lì e noi lo potessimo disturbare. Federico Fellini e Giulietta Masina misero su questa casa nel 1961, come racconta la stessa Masina a Costanzo Costantini. La grande coppia si innamorò di Fregene verso la fine degli anni cinquanta e decisero di comprarsi la casa dove trascorsero periodi sempre più lunghi. Diventata troppo piccola, perchè "affollata" dai moltissimi amici del mondo del cinema, nel 1966, comprarono un terreno dove costruirono una grande villa a due piani a Via Volosca 1...

BUONA SANITA': cronaca di un intervento chirurgico all'Ospedale Sant'Eugenio

Arrivo all'ospedale Sant'Eugenio di Roma con un po' di timore perché quando si entra negli ospedali non si sa mai quello che si può trovare, troppi episodi di malasanità ci hanno messo sul chi va là ed invece...Mi hanno chiamata per fare le analisi in vista di un intervento all'occhio ( cataratta). Puntuale alle 7.20 ( mi avevano detto 7,30) sono davanti alla stanza 12 del Reparto Oculistica diretto dal Prof. Romolo Appoloni. In un corridoio si aprono le stanze dove veloci e professionali infermiere ti chiamano, dopo averti dato l'apposito numeretto, per il prelievo del sangue, l'elettrocardiogramma e la visita oculistica. Mentre un paziente fa il prelievo, un altro esegue l'elettrocardiogramma e un altro ancora la visita oculistica. Tutto si svolge all'insegna dell'ordine e dell'organizzazione. Alle 8 ero fuori dall'ospedale notando come questa efficienza avesse trasmesso tranquillità, non solo a me, ma a tutti i pazienti, che comunque dov...

Matteo: un giovane "reporter"

Matteo Iacopini ha 15 anni, negli occhi la luce di un'intelligenza vivace, ma anche i barlumi di una fanciullezza appena lasciata : scuri e vivaci, scrutano l'intervistato, pronto ad ascoltare e, se è il caso, a ribattere. Sì perchè Matteo ha una passione, intervistare, raccontare: vuole essere un reporter. Ha cominciato per gioco a 13 anni,  andando con gli amici a Ponte Milvio, anzi a Ponte " Mollo" come lo chiama lui e i "vecchi" romani, quelli proprio "de Roma" e facendo le sue prime interviste. E adesso " per Matteo è diventato un lavoro" mi racconta il padre, l'Avvocato Luca Iacopini, da lui Matteo ha ereditato l'acutezza e la rapidità, ma sicuramente anche la mamma Valentina Temperini ha messo del suo in un figlio così "speciale". Studia, ma quel correre a cercare le curiosità, i pareri dei suoi coetanei  e dei passanti sui più diversi argomenti è diventata la parte centrale della sua vita, Matteo si considera un ...