Quando
chiamavo al telefono Morandi, sentirlo arrivare
cantando “In ginocchio da te“ o “Non son degno di te” era molto
divertente! La sua solarità, simpatia e signorilità si sono dimostrate in più
occasioni. Come quando gli chiedemmo di intervistare Laura Efrikian dalla quale
si era da poco separato. Non potevamo fare a meno della sua testimonianza perchè,
proprio con Morandi, era stata la protagonista di molti “musicarelli”. Accettò e, anche se
la freddezza fra i due era lampante fuori le telecamere, Morandi fu di una professionalità e bravura tale che
rese la puntata perfetta. La Efrikian fu ineccepibile. Stessa cosa capitò con Ugo
Tognazzi. Questa volta dovevamo intervistare Raimondo Vianello, e, non so per
quale motivo, fra i due, a quell’epoca , non correva buon sangue… Tognazzi,
alla nostra richiesta, rispose : “Se ritenete che sia importante per il
programma per me non ci sono problemi, se va bene anche a Raimondo”. Accettarono
entrambi e fu la puntata più divertente della serie…non si risparmiarono con le
loro gag e continue battute. Tognazzi fu
una persona squisita con noi ragazze,
amava molto quel periodo della rivista e diceva spesso che fu una scuola dura,
ma efficace che formò molti di loro, una gavetta insostituibile. Anche gli
intervistati, come Lauretta Masiero (con la bellezza delle sue gambe che l'età non aveva scalfito) o Delia Scala
(con la sua irrefrenabile simpatia) raccontarono con gioia e quasi con
nostalgia quel periodo. Fu intervistata anche la mitica Wanda Osiris, charme
ed eleganza da vendere, famosa per i suoi turbanti, quel giorno ne portava uno
fantastico, verde smeraldo, carica della sua personalità prorompente e della
sua simpatia contagiosa. L’intervista fu alquanto complicata perché la grande
soubrette soffriva di sordità e quindi Tognazzi doveva alzare il tono della
voce e spesso ripetere le domande, ma la grande professionalità, la capacità
di inventiva e l’ironia dei due grandi artisti resero tutto molto divertente e
l’intervista risultò gradevolissima. Gigi Magni si divertiva molto nella veste
inconsueta di intervistatore. Con spontaneità non risparmiava bonarie, ma acute critiche ai nuovi registi
che allora si affacciavano alla ribalta, ne fu vittima compiacente anche Nanni
Moretti…Celava la sua grande sapienza dietro il dialetto romanesco: “a raga’
che dovemo da fa’ oggi?” era la sua frase abituale, che sapeva rendere elegante
nonostante il dialetto!.......
Matteo Iacopini ha 15 anni, negli occhi la luce di un'intelligenza vivace, ma anche i barlumi di una fanciullezza appena lasciata : scuri e vivaci, scrutano l'intervistato, pronto ad ascoltare e, se è il caso, a ribattere. Sì perchè Matteo ha una passione, intervistare, raccontare: vuole essere un reporter. Ha cominciato per gioco a 13 anni, andando con gli amici a Ponte Milvio, anzi a Ponte " Mollo" come lo chiama lui e i "vecchi" romani, quelli proprio "de Roma" e facendo le sue prime interviste. E adesso " per Matteo è diventato un lavoro" mi racconta il padre, l'Avvocato Luca Iacopini, da lui Matteo ha ereditato l'acutezza e la rapidità, ma sicuramente anche la mamma Valentina Temperini ha messo del suo in un figlio così "speciale". Studia, ma quel correre a cercare le curiosità, i pareri dei suoi coetanei e dei passanti sui più diversi argomenti è diventata la parte centrale della sua vita, Matteo si considera un ...
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