Nel 2004 ho cominciato a collaborare al programma “ Cinematografo” di Rai Uno, con Gigi Marzullo.Riaffiorava la mia passione per il cinema mai sopita. Ho seguito per sei anni il Festival del Cinema di Venezia. Fatica grande, ma grandi soddisfazioni. Correvo in bicicletta da un’intervista all’altra, da una proiezione all’altra, respirando l’aria magica del Festival unita all’odore del mare. Incontravo gli amici critici : i grandi Claudio G. Fava , Valerio Caprara....Piera Detassis, Laura delli Colli, profonde e appassionate conoscitrici di cinema, i colleghi come Fabio Falzone, autore e conduttore di “Effetto Notte”, l' intelligente programma di cinema su TV2000, ed ancora i critici acuti come Enrico Magrelli , Anselma Dell’Olio, Steve della Casa, Fulvia Caprara…. Mi fermavo ad ascoltare le loro impressione sui film , alle quali aggiungevo le mie, facevamo quattro chiacchiere, rubavo qualche consiglio e riprendevo le mie pedalate. Amici preziosi anche oggi, come lo è stato Gregorio Napoli, critico cinematografico del Giornale di Sicilia, gentiluomo palermitano d’altri tempi. Il Festival di Venezia ha una magia irripetibile.Uscire da un proiezione ( anche da quella delle 8 di mattina, che presupponeva un’alzataccia terrificante) e vedere il mare per me è sempre stata una sensazione di armonia perfetta. I famosi capanni “moreschi” dell’Excelsior, in fila lungo la spiaggia, il mitico Hotel Des Bains, dove ho sempre avuto l’impressione di veder sbucare da un momento all’altro i personaggi di “ Morte a Venezia”, fanno si che il tempo al Lido di Venezia, acquisti una dimensione irreale dove passato e presente si fondono in una continuità assoluta. Le passeggiate di Gianluigi Rondi (il capostipite dei critici e Presidente dei David di Donatello) sulla terrazza dell’ Excelsior, per me rappresentano un’immagine storica e il suo saluto, quando ci incrociavamo, con le braccia tese in avanti “ cara, cara.. carissima” era ed è rimasto una carezza dell’anima. Con la stessa passione ho seguito il Festival del Cinema di Roma dalla sua nascita. Nato nel 2006, ora è un Festival affermato, ma allora fu una scommessa di pochi, innamorati del cinema. Tra gli ideatori Walter Veltroni, Goffredo Bettini che divenne Presidente della Festa del Cinema di Roma, Piera Detassis, ora Presidente e Direttore artistico del Premio David di Donatello. Realizzai alcuni servizi sul Festival nascente, che si svolgeva e si svolge tuttora all’Auditorium. Il giorno dell’apertura del Festival (Festival Internazionale del Film di Roma diventato poi Festa del Cinema di Roma) fu registrata la puntata per “Cinematografo”, diventato una quotidiana su Rai Uno proprio per seguire il Festival, in una piccolissima sala dell’Auditorium. Ospiti della trasmissione Bettini, Detassis ed altri critici, era tutto molto “artigianale”, ma era importante che si parlasse dell’ allora “piccolo” Festival, diventato oggi competitivo e importante nel mondo. Furono portate le sedie per far sedere gli ospiti. Erano le cosidette sedie da “regista”, con il sedile di tela e i braccioli in legno. Goffredo Bettini uomo di grande cultura, vitalità ed intelligenza, aveva una stazza notevole…imbarazzo generale… sarebbe riuscito a sedersi?? Ci riuscì, ma la tela della sedia non resse il peso e si ruppe, per fortuna senza nessun danno per il malcapitato che, sentendo il rumore della tela che si strappava, con una velocità, e agilità, insospettabile per la sua mole, si alzò di scatto e ridendo, chiese uno sgabello coinvolgendo tutti noi in una risata liberatoria: pericolo scampato!.....
Il "Des Bains" al Lido di Venezia
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